
Francesca de Caro
Un’innovativa soluzione per riparare le lesioni cartilaginee del ginocchio e contrastare gli stati artrosici allo stadio iniziale è l’impianto di Agili-C (CartiHeal), un dispositivo biocompatibile e biodegradabile a base di aragonite, minerale costituto da carbonato di calcio presente in natura sotto varie forme, come ad esempio in conchiglie e coralli. Questo minerale presenta la stessa porosità dell’osso.
Il posizionamento del device, nato in Israele, richiede un intervento chirurgico in mini-open e una notte di degenza. Il cilindro di aragonite, del diametro non più grande di una moneta da 10 centesimi, viene posizionato chirurgicamente all’interno della lesione cartilaginea, in una sede opportunamente ricavata nel tessuto osteocondrale, e a contatto con l’osso del paziente fornisce una struttura tridimensionale per le cellule staminali permettendone la differenziazione in osso e cartilagine, che andranno quindi a compensare il deficit venutosi a creare, con risultati visibili in pochi mesi. Non è necessario rimuovere chirurgicamente il cilindro poiché viene completamente riassorbito dall’organismo.
«Si tratta di una procedura sicura, che non presenta quindi rischi maggiori rispetto a un comune intervento chirurgico – spiega Francesca de Caro, chirurgo ortopedico all’Istituto di Cura Città di Pavia –. L’intervento è in anestesia spinale e ha una durata di circa 40 minuti. Il paziente resta in ospedale una sola notte e poi viene rimandato al domicilio con l’indicazione alla riabilitazione. Non vi sono particolari controindicazioni alla procedura e gli effetti collaterali non sono diversi da quelli di un normale intervento. Non vi è poi il rischio di rigetto e la percentuale di successo della procedura è molto alta, pari al 93% a due anni».
Dopo una fase di studio clinico, il dispositivo è stato approvato da Fda e ora Francesca de Caro ha eseguito i primi due impianti in Italia al di fuori del contesto puramente sperimentale: su un uomo di 58 anni con artrosi di ginocchio allo stadio iniziale e su un giovane di 27 anni con una lesione cartilaginea della troclea femorale. Gli interventi sono stati eseguiti presso l’unità operativa di Chirurgia ortopedica mininvasiva di Pavia diretta da Emanuele Caldarella.

Preparazione e impianto di Agili-C (CartiHeal)
Il primo impianto in Italia al di fuori del contesto sperimentale arriva a seguito della conclusione di un importante studio prospettico controllato, randomizzato e multicentrico, con 250 pazienti reclutati. Lo studio (1) ha dimostrato che nei pazienti ai quali, per patologie della cartilagine, era stato impiantato il cilindro di aragonite, vi è stato un marcato miglioramento clinico e funzionale, valutato con l’indice Koos, sensibilmente superiore al miglioramento rilevato nei pazienti trattati con la terapia standard (microfratture e debridement). In particolare, a due anni, il miglioramento valutato con il Koos risultava essere di 42.7 nei pazienti trattati con il dispositivo e di 21.4 in quelli trattati con la terapia convenzionale.
«Ho avuto l’onore di partecipare a questo importante studio multicentrico e di esserne referente per l’Italia insieme alla professoressa Elizaveta Kon – ci ha detto de Caro –. Nell’ambito del trial mi sono occupata del reclutamento dei pazienti e dei primi interventi chirurgici pilota, atti a validare l’efficacia del dispositivo. Quest’anno, in occasione del congresso Icrs a Berlino, ho presentato i risultati dello studio con un focus sul ruolo delle lesioni meniscali nel successo del trattamento. Credo fermamente che i risultati ottenuti aprano ampie e nuove possibilità di cura per i pazienti giovani e meno giovani. Il dispositivo infatti è il primo al mondo in grado di trattare anche i casi di artrosi precoce, dilatando quindi i tempi per un’eventuale sostituzione protesica».
Bibliografia:
1. Kon E, Di Matteo B, Verdonk P, Drobnic M, Dulic O, Gavrilovic G, Patrascu JM, Zaslav K, Kwiatkowski G, Altschuler N, Robinson D. Aragonite-based scaffold for the treatment of joint surface lesions in mild to moderate osteoarthritic knees: results of a 2-year multicenter prospective study. Am J Sports Med. 2021 Mar;49(3):588-598.
2. Van Genechten W, Vuylsteke K, Struijk C, Swinnen L, Verdonk P. Joint surface lesions in the knee treated with an acellular aragonite-based scaffold: a 3-year follow-up case series. Cartilage. 2021 Dec;13(1_suppl):1217S-1227S.