Migliora il tono muscolare, sviluppa coordinazione motoria e postura, aiuta a rafforzare le ossa e rimanere in forma. Sono questi alcuni dei benefici della danza, una vera e propria pratica sportiva che interessa milioni di persone in tutto il mondo.
Negli ultimi quattro anni, però, gli infortuni a essa correlata sono aumentati del 22,5%. A evidenziarlo è stata una recente ricerca americana della National Athletic Trainers’ Association, secondo cui i distretti più colpiti sono stati le ginocchia (23%), caviglie (16%) e piedi (10%), mentre gli infortuni più comuni hanno riguardato distorsioni (43%) e fratture (10%). Gli uomini, invece, tendono ad avere maggiormente problemi a schiena e braccia per via dei notevoli sforzi di sollevamento.
Infortuni che nel corso degli anni hanno accomunato i ballerini professionisti della Scala di Milano: dall’étoile Roberto Bolle, che rimase fermo ai box per un problema alla schiena a seguito di una caduta, a Marta Romagna, infortunatasi a una costola, da Claudio Coviello, infortunatosi a un ginocchio, a Svetlana Zakharova, vittima di un infortunio all’anca.
La prevenzione inizia durante gli allenamenti con la massima attenzione alle fasi di stretching e riscaldamento, sia per chi pratica danza a livello professionistico, sia a livello amatoriale. Fondamentale è anche migliorare la resistenza cardiovascolare con esercizi mirati di cardio o attività come pilates e yoga, ed evitare affaticamenti muscolari da sovraccarico agli arti inferiori. Per accelerare la fase di recupero, invece, un valido alleato può arrivare dalla laserterapia.
«I ballerini sono tra i più sottoposti a stress muscolari per via delle numerose sessioni di allenamento ed esercizi finalizzati a ottenere la migliore performance possibile – spiega il dottor Riccardo Accetta, traumatologo presso il Centro Medico Fisioterapico Anconeo di Milano, istituto fondato dal professor Walter Albisetti, ortopedico ufficiale del Teatro alla Scala per oltre 20 anni –.
Ho collaborato con alcuni dei più importanti ballerini della Scala e per questo motivo ho potuto constatare come siano soggetti a patologie a carico del piede e del ginocchio, a sovraccarichi tendinei e problemi a glutei e anca. Oltre a prestare la massima attenzione allo stretching e al taping, ovvero all’utilizzo di un nastro da applicare sui distretti muscolari per favorire il metabolismo cellulare, un valido aiuto per il recupero in tempi brevi arriva dalla laserterapia, che agisce in maniera ottimale grazie alla fotobiomulazione».