L’assemblea dei soci ratifica i cambiamenti all’interno della società scientifica, dalla svolta democratica nelle elezioni del direttivo al nuovo format per il congresso, con sede fissa a Roma. Inizia la Siot 3.0 del neopresidente Francesco Falez
«Questo è un momento di vera commozione e onore per una carica a cui ho guardato con grande ammirazione fin da quando sono diventato ortopedico» ha detto Francesco Falez, nominato presidente Siot durante l’assemblea dei soci al congresso di Bari. Falez sarà affiancato dai vicepresidenti Alberto Momoli e Paolo Tranquilli Leali.
Il neopresidente Siot ha spiegato di voler iniziare un processo di innovazione, capace di aprire la società scientifica alla società civile. «Sono cambiati i tempi e oggi la Siot si trova a collaborare con interlocutori nuovi, dalle associazioni dei pazienti ai media – ha detto Falez –. Finora abbiamo sempre parlato a noi stessi e comunicato tra di noi i nostri traguardi scientifici e culturali, dimenticandoci che fuori c’è un mondo che forse non sa nemmeno lontanamente quello che facciamo. Oggi è necessario parlare agli altri. Nessuno sa quanto e in che condizioni lavorano molti ortopedici in piccoli ospedali. Ci viene chiesto di affrontare le fratture di femore in tempi record, ma in quanti sanno che tali interventi spesso vengono eseguiti solo da una o due persone? Tutto questo oggi va comunicato alle istituzioni e ai mezzi di comunicazione».
«Obiettivo dei prossimi anni è creare una Siot 3.0 che innovi e valorizzi nella continuità i propri punti di forza, diventando punto di riferimento per le istituzioni nazionali e regionali, media, associazioni di pazienti, aziende, mondo della comunicazione, magistratura e assicurazioni» spiega il nuovo consiglio direttivo.
L’altra sfida che il presidente Francesco Falez vuole affrontare è quella di riconquistare i soci Siot, che oggi vedono la società «come qualcosa di distante e poco utile, come una scatola vuota».
Svolta democratica in Siot: liste concorrenti si sfideranno per il prossimo direttivo
Proposte in assemblea dal presidente uscente Giuseppe Sessa, le modifiche al regolamento Siot sono ormai operative. A partire da quella che prevede una importante svolta democratica nella scelta del prossimo consiglio direttivo e del presidente della società scientifica. Alle elezioni dell’autunno 2020, infatti, ci sarà la possibilità di creare liste alternative a quella proposta dal consiglio direttivo uscente. Il prossimo presidente Siot, insomma, non sarà nominato tra i vicepresidenti del consiglio direttivo uscente, ma verrà eletto dai soci al termine di una campagna elettorale.
«Io credo che troppa poca gente voti per l’elezione del consiglio direttivo – ha detto in sala Giuseppe Sessa –. Quello che vorremmo ottenere con questa modifica di regolamento è una società più partecipata dal socio, non più passivo spettatore di quello che accade». In linea con gli ultimi anni infatti, all’ultima tornata elettorale i votanti sono stati solo 184 su una base di più di tremila soci in regola.
La scelta di aprire a un confronto elettorale potrà senza dubbio arricchire la società scientifica di un pluralismo e un confronto interno, capace forse di coinvolgere i soci nella vita associativa, anche grazie all’annunciata introduzione del voto elettronico accanto a quello tradizionale al congresso.
Congresso Siot: nuovo format e sede fissa a Roma
Ma le novità riguardano anche altri aspetti della vita della società scientifica, a partire dal congresso nazionale, punto d’incontro annuale per molti colleghi. Dal 2019 il congresso nazionale Siot si svolgerà a Roma per almeno quattro anni e sempre nelle stesse date. Perché Roma è più facile da raggiungere per tutti e perché organizzando il congresso ripetutamente nella stessa sede c’è la possibilità per la società scientifica di avere un consistente vantaggio economico.
A inaugurare il nuovo corso con il 104esimo congresso nazionale Siot saranno Pietro Ruggieri e Claudio Zorzi, che dal 7 al 10 novembre presiederanno la manifestazione scientifica con base al Rome Cavalieri Waldorf Astoria, una sede storica per il congresso Siot.
L’edizione del 2019 completerà l’evoluzione del format congressuale, iniziata con il congresso di Bari: per l’ultima volta ci saranno due temi congressuali (la chirurgia di revisione protesica e l’oncologia muscoloscheletrica), ma il programma scientifico includerà già ora tutti i main topics della chirurgia ortopedica, come avviene nei congressi internazionali.
Altra piccola rivoluzione nel format congressuale è la rinuncia alla giornata dedicata alle superspecialistiche, che avranno invece ampio spazio nell’ambito dei main topics.
«Il congresso inizierà giovedì pomeriggio, dandoci tempo di arrivare, e finirà alle 13 di domenica, dandoci il tempo di tornare a casa e predisporci al lavoro» ha annunciato Ruggieri.
Il congresso prevedrà anche uno spazio dedicato alle associazioni di volontariato, per portare l’esperienza dell’ortopedia italiana nel terzo mondo, e un maggior coinvolgimento dei giovani under 35 nelle attività della società. E ancora, tra le novità, un open day su osteoporosi e reumatologia, per aprire un canale comunicativo diretto con i pazienti.
Andrea Peren
Giornalista Tabloid di Ortopedia