A Verona dal 19 al 21 ottobre va in scena il quarto congresso dell’Italian Digital Biomanufacturing Network (Idbn – idbn.org) sui temi della biofabbricazione, l’uso della stampa 3D per la pianificazione, la guida e la simulazione delle procedure chirurgiche, la progettazione e la realizzazione di modelli e di impianti anche protesici tramite tecniche avanzate di additive manufacturing, le loro applicazioni in ambito clinico e le ricadute a livello etico ed economico-aziendale. A testimonianza dell’impatto crescente di queste tecnologie in ortopedia e traumatologia, a presiedere il congresso c’è un ortopedico che ne è stato tra i primi utilizzatori: il professor Bruno Magnan, direttore del reparto di Ortopedia e traumatologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e direttore della scuola di specializzazione in Ortopedia e traumatologia dell’Università di Verona.
«L’obiettivo del congresso è quello di offrire una panoramica sullo stato dell’arte attraverso la presentazione dei risultati sia nel settore della ricerca che in ambito applicativo provenienti dalle più importanti università e istituti clinici italiani – ha detto Magnan –. Con questo intento ambizioso, ritengo che l’evento debba coinvolgere numerosi ricercatori e figure professionali operanti in materie anche diverse che trovano un terreno comune nello sviluppo e applicazione di questa tecnologia: ingegneria, informatica, biotecnologia, biofabbricazione, economia aziendale, ortopedia e traumatologia, chirurgia maxillo-facciale, otorinolaringoiatria, vascolare, urologia, toracica, epatobiliare, riabilitazione, tecnica ortopedica e altre ancora».