Il 102esimo congresso della Società italiana di ortopedia e traumatologia (Siot) è in programma a Palermo (Fiera del Mediterraneo) da venerdì 20 a lunedì 23 ottobre e tratterà l’attualissimo tema delle infezioni in chirurgia ortopedica accanto alle fratture complesse dell’arto superiore. A presiedere i lavori saranno il docente universitario Michele D’Arienzo, della clinica ortopedica dell’Università di Palermo, e il chirurgo Ernesto Valenti, già presidente Otodi tra il 2007 e il 2009.
Entrambi consapevoli, proponendo Palermo come sede del congresso Siot, «che ci attendeva una sfida al contempo difficile ed esaltante. Difficile, perché il congresso nazionale della Siot deve essere espressione, sia per l’aspetto scientifico che per quello organizzativo, dell’alto livello della società e dell’ortopedia italiana nel suo complesso; esaltante perché è stato un onore ricevere la fiducia dei colleghi e riportare il congresso nazionale a palermo, da cui mancava da 39 anni. Non nascondiamo le difficoltà con le quali ci stiamo misurando: il momento è difficile e l’organizzazione di eventi di questo livello va necessariamente modulata in funzione delle disponibilità. Tuttavia stiamo facendo il possibile per presentarvi un congresso che risponda nel modo migliore alle aspettative del nostro consiglio direttivo e di tutti i soci».
Dal punto di vista organizzativo sul sito dedicato all’evento (www.congressosiot.it) sono disponibili tutte le informazioni per raggiungere la sede congressuale e per la sistemazione alberghiera. Per raggiungere la Sicilia, l’aereoporto internazionale Falcone Borsellino di Palermo è collegato con gli aereoporti delle maggiori città italiane, anche con voli di compagnie low-cost, ed è a circa 30km (mezz’ora di auto) dalla sede congressuale, distanza che potrà essere coperta con il servizio di bus navetta.
Il contenuto scientifico
«Crediamo che i due argomenti scelti siano di grande interesse e di stretta attualità – affermano D’Arienzo e Valenti –. Le fratture complesse dell’arto superiore sono un capitolo di grande importanza e oggi, grazie al miglioramento delle tecniche, all’approccio multidisciplinare e al timing di trattamento, è possibile in tanti casi conservare l’arto e recuperarne la funzione in situazioni che, in passato, avrebbero probabilmente richiesto interventi demolitivi. Le infezioni – continuano i due presidenti del congresso Siot 2017 – mettono spesso a dura prova le nostre capacità. Le difficoltà di trattamento, e a volte anche di diagnosi, di un processo infettivo conseguente a un intervento di chirurgia ortopedica sono al centro dell’attenzione della comunità scientifica internazionale, come testimoniano la dichiarazione Sicot del 2014 e la scelta di questo tema per il congresso Efort nel 2015. Cercheremo soprattutto di analizzare le procedure che possono contribuire a ridurre il numero di queste gravi patologie e faremo il punto sulle metodiche diagnostiche nei casi dubbi e sulle opzioni di trattamento nei casi accertati».
Il programma scientifico mette in scaletta una serie di appuntamenti paralleli al programma principale. Nella giornata di venerdì si terranno Efort Forum, comunicazioni, sessione specializzandi e, a sera, la cerimonia inaugurale di benvenuto al congresso. Sabato, oltre agli approfondimenti sui temi congressuali, si terranno comunicazioni e simposi tecnici oltre al corso di istruzione “Lesioni da atti di violenza e arma da fuoco”. Domenica spazio alla tavola rotonda Siot, alla seduta amministrativa e alla sessione infermieri, con simposi tecnici, comunicazioni e corsi di istruzione (“Fratture periprotesiche di ginocchio”, “Lesioni del tendine di achille”, “Polso reumatoide”, “Trattamento in urgenza delle fratture di bacino”) a completare la giornata. Lunedì infine è la giornata dedicata interamente alle società superspecialistiche. In molte hanno optato per riunioni congiunte.
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