La diagnosi precoce clinica e strumentale della displasia congenita dell’anca e le scoliosi infantili ad esordio precoce sono i temi dei due corsi di formazione a distanza realizzati da Siot in collaborazione con Sitop
La piattaforma www.formazione.siot.it è il punto di arrivo dell’attività di formazione a distanza iniziata dalla Società italiana di ortopedia e traumatologia nel 2011, dapprima avvalendosi di partner tecnici e successivamente in totale autonomia, diventando provider accreditato dalla Commissione nazionale per la formazione continua con il numero identificativo 802. In Siot a coordinare il Comitato scientifico provider Ecm c’è Paolo Tranquilli Leali, supportato da un team di grande esperienza (Pietro Bartolozzi, Marco d’Imporzano, Vincenzo Guzzanti, Giuseppe Sessa e Giovanni Benelli) e dalla responsabile della formazione Elena Cristofari.
Per il 2017 sono stati attivati due corsi, entrambi validi fino al 31 dicembre, realizzati in collaborazione con la Società italiana di ortopedia pediatrica (Sitop). I corsi Fad sono un servizio per i soci, ma potranno iscriversi anche medici ortopedici e fisiatri non iscritti alla Siot.
Dopo essersi registrati alla piattaforma online, si possono seguire i corsi proposti, sospendendoli e riprendendoli in qualsiasi momento. Il sistema terrà traccia del punto in cui il corso è stato sospeso e consentirà di riprenderlo dallo stesso punto. Al termine del corso dovrà essere completato il test di valutazione dell’apprendimento. Tale test può essere ripetuto per 5 volte e viene superato rispondendo correttamente al 75% dei quesiti proposti. Alla fine, potrà essere scaricato l’attestato di attribuzione dei crediti Ecm in formato Pdf.
Per ricevere informazioni è attiva una segreteria raggiungibile via mail (ecm@siot.it) o telefono (06.80691593).
La diagnosi della displasia congenita dell’anca
Il corso “La diagnosi precoce clinica e strumentale della displasia congenita dell’anca” dà diritto a 4,5 crediti Ecm ed è sotto la responsabilità scientifica di Maurizio De Pellegrin, responsabile dell’Unità funzionale di ortopedia e traumatologia infantile dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano. De Pellegrin è anche uno degli autori del corso, insieme a Francesco Maria Lotito, dirigente medico responsabile della Struttura complessa di ortopedia e traumatologia pediatrica dell’Ospedale Universitario Maggiore della Carità di Novara, e a Vito Pavone, professore associato di clinica ortopedica dell’Università di Catania – Ospedale Vittorio Emanuele.
Il corso si compone di tre parti e rappresenta una sintesi aggiornata delle metodiche clinico-strumentali per la diagnosi precoce della displasia dell’anca infantile. Nella prima parte vengono esposti criticamente gli aspetti semiologici nella diagnosi clinica della displasia dell’anca, approfondendo in particolare la manovra di Ortolani e Barlow e la loro correlazione con quadri morfologici strumentali. Nella seconda parte viene esposta la metodica ecografica secondo Graf, con la sua classificazione dei vari quadri di displasia congenita dell’anca. Nella terza parte viene riportata la metodica radiografica tradizionale, esposti i parametri per la diagnosi e le indicazioni attuali del suo uso in rapporto ad altre metodiche strumentali.
Spiegano gli organizzatori nel razionale del corso che «il tema è estremamente attuale e socialmente importante; sono infatti coinvolti nel percorso diagnostico strumentale di questa patologia il neonatologo, il pediatra, il radiologo, l’ortopedico e il fisiatra. Arrivare a una condivisione di conoscenze e strategie diagnostico-strumentali sarebbe di beneficio per tutti».
Le scoliosi infantili
Anche il corso Fad dal titolo “Scoliosi infantili ad esordio precoce” distribuisce 4,5 crediti Ecm, prevede un impegno di circa 3 ore e sarà attivo fino al 31 dicembre 2017.
L’insorgenza di una scoliosi nei primi anni di vita rappresenta una evenienza gravissima, a causa delle ripercussioni che la curva e il suo rapido peggioramento (legato al ritmo di crescita rapido) provocano sullo sviluppo del bambino. Gli organi maggiormente coinvolti e a rischio sono il midollo spinale, con rischio di paraplegia, e il parenchima polmonare, il cui sviluppo volumetrico avviene entro i primi 5 anni di vita.
Diventa pertanto fondamentale la diagnosi, l’inquadramento e il trattamento precoce, pena lo sviluppo di una insufficienza respiratoria e cardiocircolatoria (cuore polmonare). La conoscenza della semeiotica e la comprensione dell’importanza di una diagnosi precoce e di un precoce trattamento della malattia, non solo conservativo ma anche chirurgico, sono elementi fondamentali nella strategia terapeutica: tale bagaglio deve far parte non solo delle conoscenze dell’ortopedico pediatrico, ma anche dell’ortopedico generale e del pediatra, che spesso è la prima figura che si confronta con la malattia.
Il corso si muoverà proprio su questi binari didattici grazie al lavoro fatto dai docenti, che sono Guido La Rosa (direttore dell’Unità operativa di ortopedia presso il dipartimento chirurgico dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma), che è anche il responsabile scientifico del corso, Marco Carbone (direttore della Struttura complessa di ortopedia pediatrica dell’Ospedale Pediatrico Burlo Garofolo di Trieste) e Tiziana Greggi (dirigente medico presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna).
Andrea Peren
Giornalista Tabloid di Ortopedia