La chirurgia computer e robot assistita nell’anca artrosica primaria e displasica sarà il tema del corso monotematico in programma venerdì 11 marzo a Milano nell’aula magna del Centro traumatologico ortopedico (Cto). Il corso è organizzato dalla Società italiana dell’anca (Sida) insieme a Efort e Caos International (Computer-assisted orthopedic surgery).
«La sostituzione protesica dell’anca è stato definito l’intervento del secolo nel famoso articolo di Learmonth, pubblicato su Lancet nel 2007. Nelle conclusioni, faceva riferimento alla chirurgia computer assistita che, in futuro, migliorerà il posizionamento degli impianti e la loro riproducibilità. In realtà i cultori della materia la utilizzano già dal 2002 e in letteratura si trovano metanalisi che confermano quella previsione» ci ha detto Norberto Confalonieri, past president mondiale Caos e direttore del corso, il cui obiettivo sarà proprio quello di divulgare la chirurgia computer e robot assistita dell’anca artrosica primaria e displasica, una tecnica «ancora di nicchia e controversa» sottolinea il chirurgo.
Nel corso, dopo aver mostrato con re-live surgery le potenzialità e le criticità di questi interventi, si metteranno a confronto le varie opinioni in una tavola rotonda finale. «Per la prima volta in questi corsi monotematici – spiega Confalonieri – ci siamo avvalsi del contributo di due chirurghi stranieri, autori dei software della procedura navigata, per un bel dibattito tecnologico con i chirurghi italiani più esperti di robot nell’anca». Sul palco dei relatori saliranno infatti il tedesco H. Kiefer e il giapponese H. Ohashi per spiegare anche ai chirurghi meno esperti l’utilizzo clinico del primo software per la chirurgia protesica nella displasica d’anca, una patologia di cui oggi si parla molto in ottica di prevenzione ma che purtroppo, anche per i forti flussi migratori in atto, non è ancora scomparsa dai nostri ospedali.
Rachele Villa
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