Come prima della pandemia, allarmismo e disinformazione viaggiano veloci sui social network, mettendo il medico nella condizione di dover smentire, fare chiarezza e riportare i propri pazienti alla realtà, quella degli studi scientifici. E in ambito muscolo-scheletrico c’è e ci sarà ancora la necessità di comunicare in questo senso, a seguito del pericoloso e infondato timore su un possibile effetto negativo dei farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans) nel decorso della malattia da nuovo coronavirus, la Covid19.
Un timore infondato, quindi. A dirlo chiaramente è stata l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) (1) riprendendo una nota dell’European Medicines Agency (Ema), l’agenzia europea per i medicinali: «attualmente non vi sono prove scientifiche che stabiliscano una correlazione tra l’ibuprofene e il peggioramento del decorso della malattia da Covid19» si legge nella nota Ema del 18 marzo, nella quale l’agenzia si impegna comunque a monitorare costantemente la situazione, valutando tutte le nuove informazioni che saranno eventualmente disponibili su questo aspetto nel contesto della pandemia.
Sicurezza dei Fans nei pazienti con Covid
Dunque anche nei pazienti affetti da Covid19, sintomatici e non, viene confermata la sicurezza del ricorso ai Fans per trattare la sintomatologia dolorosa del distretto muscolo-scheletrico: «attualmente – scrive Ema – non ci sono ragioni per interrompere il trattamento» con questi farmaci e ciò «è particolarmente importante per i pazienti che assumono ibuprofene o altri Fans per malattie croniche». Di più, il ricorso ai Fans è indicato anche per il controllo della sintomatologia legata all’infezione virale. «All’inizio del trattamento della febbre o del dolore in corso di malattia da Covid19 – scrive Ema – i pazienti e gli operatori sanitari devono considerare tutte le opzioni di trattamento disponibili, incluso il paracetamolo e i Fans. Ogni medicinale ha i suoi benefici e i suoi rischi come descritto nelle informazioni del prodotto e che devono essere prese in considerazione insieme alle linee guida europee, molte delle quali raccomandano il paracetamolo come opzione di primo trattamento nella febbre e nel dolore», naturalmente utilizzandoli «alla dose minima efficace per il periodo più breve possibile».
Intanto il comitato per la sicurezza dell’Ema (Prac) prosegue nella revisione dei farmaci antinfiammatori non steroidei ibuprofene e ketoprofene, iniziata nel maggio 2019 a seguito di un’indagine dell’Agenzia nazionale francese per la sicurezza dei medicinali che suggeriva come l’infezione dovuta alla varicella e alcune infezioni batteriche potrebbero essere aggravate da questi medicinali. «Nelle informazioni sul prodotto di molti Fans sono presenti già delle avvertenze che gli effetti degli antinfiammatori non steroidei possono mascherare i sintomi di un peggioramento dell’infezione» puntualizza Ema, suggerendo dunque che l’aggravamento segnalato dall’ente francese sia eventualmente collegato non alla farmacodinamica dei Fans, ma piuttosto alla loro capacità di alleviare i sintomi delle infezioni, celandone quindi la reale entità.
La conferma della società di farmacologia
Intanto una conferma della sicurezza dei Fans nei pazienti Covid-positivi arriva anche dalle pagine di Pharmadvances (2, 3), organo ufficiale della Società italiana di farmacologia (Sif). «Oggi non vi sono prove chiare a supporto del peggioramento delle condizioni cliniche nei pazienti con Covid19 e trattati con Fans» scrivono gli esperti della Sif, sostanzialmente perché sull’argomento sono disponibili «pochissimi casi clinici non supportati da plausibili meccanismi biologici (4)».
Sempre su Pharmadvances, Paola Patrignani, professore ordinario di Farmacologia all’Università “G. d’Annunzio” di Chieti, conferma come il paracetamolo non sia più sicuro dei Fans, «perché agiscono con un meccanismo d’azione simile». Quindi, considerando le prove disponibili, «i pazienti con dolore cronico, a causa di artrosi o malattie correlate, dovrebbero continuare a essere trattati con i loro Fans».
Bibliografia
1. https://www.aifa.gov.it/-/comunicazione-ema-sull-uso-di-anti-infiammatori-non-steroidei-per-covid-19
2. Capuano A, Scaglione F, Berrino L et al. Official Statement of the section of Clinical Pharmacology of Italian Society of Pharmacology on Non-steroidal anti-inflammatory drugs (NSAIDs) and the increased risk of complications during infections with commentary. Pharmadvances 2020; 1:6-8.
3. Patrignani P. Commentary on “The Official Statement of the section of Clinical Pharmacology of Italian Society of Pharmacology on Non-steroidal anti-inflammatory drugs (NSAIDs) and the increased risk of complications during infection”. Pharmadvances 2020; 1:9-10.
4. FitzGerald GA. Misguided drug advice for COVID-19. Science. 2020;367(6485):1434.
Codice: DCS-20-11