
Stefano Rossi
Un team di infermieri e fisioterapisti ha già sperimentato un servizio di assistenza domiciliare ai pazienti ortopedici che mira a riempire il vuoto lasciato dai percorsi fast track. E grazie a un software il chirurgo e il reparto monitorano tutto
Per rendere davvero efficace il fast track in ortopedia, come riferisce la maggior parte dei chirurghi, manca un “pezzo” nell’assistenza al paziente. Infatti, se da una parte l’introduzione del fast track ha portato numerosi vantaggi in termini di ridotta ospedalizzazione, compliance e ritorno alla vita attiva, dall’altra il paziente e la famiglia hanno la sensazione di essere “lasciati a loro stessi” proprio in un periodo critico, quello che dalla dimissione arriva ai controlli post-operatori.
Un gap che Stefano Rossi, amministratore unico di Adnursing e operatore con 20 anni di esperienza come infermiere di sala operatoria, ha pensato di colmare realizzando un servizio per l’ospedale, il chirurgo e il paziente che mette insieme la grande esperienza in ortopedia di un team di infermieri, fisioterapisti, psicologi, dietisti e l’uso di un innovativo software che, tenendo traccia del decorso post-operatorio del paziente, comunica con il chirurgo e la struttura clinica come se fosse ancora ricoverato.
Dottor Rossi, come nasce l’idea di integrare il servizio di assistenza domiciliare post-operatoria con un software a supporto del fast track?
Negli ultimi 15 anni ho lavorato in sala operatoria al fianco degli ortopedici fornendo un servizio a supporto del chirurgo per facilitare l’organizzazione e l’esecuzione delle attività intra e post-operatorie per il medico e il paziente. Con l’introduzione del fast track, i pazienti lamentavano un vuoto, talvolta informativo ma più spesso assistenziale, nel periodo compreso tra la visita, in cui si decide per l’intervento chirurgico, e la completa guarigione. Da qui è nata l’idea di un servizio che andasse a colmare quel gap grazie a figure di professionisti che il paziente incontra durante tutto il suo percorso, dall’inizio alla guarigione.
L’applicazione più importante di questo servizio è avvenuta nell’ambito delle chirurgia della mano e del piede, soprattutto in ambito privato, che prevede un transito così rapido del paziente nella struttura sanitaria da lasciare al paziente stesso e ai suoi familiari tanti dubbi e insicurezze su cosa fare o non fare dopo l’intervento. Pertanto, ho prima introdotto una figura di riferimento che supervisionasse e accompagnasse il paziente in quel periodo di “vuoto”, sollevando completamente il chirurgo e la sua equipe dall’impegno di rispondere alle chiamate e alle domande dei pazienti e dei familiari; poi, grazie ai risultati ottenuti in termini di soddisfazione, adesione alle terapie e alla riabilitazione, che hanno dimostrato di ridurre, e in certi casi annullare, molte delle problematiche e complicanze post-operatorie, ho cercato il supporto della tecnologia informatica. È quindi nato Dimecta, un software al servizio del fast track che si integra all’assistenza domiciliare specializzata per il paziente chirurgico, in grado di gestire protocolli e terapie personalizzate per ogni singolo caso.
È come se il chirurgo o l’ospedale andasse a casa del paziente dopo l’intervento?
Non proprio. Con Dimecta il paziente ha una continuità di assistenza e tutoraggio, ovvero è seguito a casa da personale che ha incontrato prima dell’intervento e che conosce gli aspetti tecnici della chirurgia a cui è stato sottoposto. L’ortopedico, invece, ha la certezza di affidare il proprio paziente a professionisti da cui ottiene informazioni sui processi di guarigione ed eventuali criticità, e con cui è in contatto anche grazie al software a cui il chirurgo accede liberamente ma che, in caso di criticità, attiva un alert di avviso.
In questo modo, il chirurgo può seguire tutti i suoi pazienti dimessi, controllando la cartella Dimecta su cui può indicare variazioni di terapia, medicazione, riabilitazione, prescrizione di esami ematochimici a domicilio, grazie ai feedback che il team di assistenza al domicilio può caricare con vari formati digitali, inclusi i video. Inoltre, i dati così registrati consentono anche la raccolta di una nuova serie di dati e statistiche cliniche che in precedenza non era possibile ottenere con esattezza.
Per quali tipi di pazienti è più indicato questo genere di assistenza?
Per tutti i pazienti, indipendentemente dall’età o dal tipo di chirurgia, anche con comorbidità o complessità, o in caso di problematiche post-operatorie che, in assenza di un’adeguata assistenza domiciliare, potrebbero far convertire il percorso fast track in ricovero ordinario, allungando i tempi di ricovero; tuttavia, anche in caso di ricovero ordinario, il ritorno al domicilio dei pazienti avviene sempre in totale sicurezza e nel rispetto dei tempi previsti. Senza dubbio, però, trova maggior motivo di applicazione in pazienti che presentano particolari condizioni fisiche, sociali o psicologiche.
Liana Zorzi
Giornalista Tabloid di Ortopedia
IL PROFILO DI ADNURSING
Adnursing (www.adnursing.it – segreteria@adnursing.it) è una società privata impegnata nell’innovazione di servizi infermieristici specializzati per il chirurgo e la sala operatoria: il team di infermieri strumentisti, con formazione Orn-Services (Operating Room Nurses-Services) ed esperienza, offre pronta disponibilità diurna e notturna (in aggiunta, in caso di emergenze, al personale strutturato, oppure in sostituzione in caso di loro malattia) e anche il nuovo servizio di assistenza domiciliare con infermieri, fisioterapisti e dietisti.
Attualmente gli infermieri di Adnursing collaborano con realtà come l’Istituto Clinico Città di Brescia, Cof Lanzo Hospital e con aziende come Link Italia, Medlife, Alcura Italia, Vanguard Health Care Solution, Pic-Artsana. Partner informatico per il software Dimecta è Focus Informatica