
Pierluigi Vasari
L’artrosi della caviglia riguarda circa il 3,4% della popolazione adulta (1) e nel 70% dei casi ha origine traumatica. Inoltre, ha un impatto estremamente negativo sulla qualità della vita, comparabile a quello dell’artrosi dell’anca.
Ad oggi i trattamenti infiltrativi per l’artrosi della caviglia comprendono il PRP, l’acido ialuronico e i corticosteroidi. Tuttavia, la loro efficacia è limitata e, nel caso dei corticosteroidi, possono verificarsi importanti effetti collaterali, come il danneggiamento della cartilagine.
Recentemente è stato introdotto con successo un nuovo dispositivo infiltrativo a base di collagene idrolizzato (CHondroGrid, Bioteck Spa) per il trattamento della sintomatologia dolorosa e il recupero funzionale dell’osteoartrosi del ginocchio (2, 3). Il collagene idrolizzato è costituito da peptidi di collagene che, una volta iniettati, si diffondono velocemente all’interno dell’articolazione, andando a rinforzare direttamente la matrice extracellulare cartilaginea, costituita per più del 60% da collagene di tipo II.
Serie di casi
In questa serie di casi vengono presentate l’efficacia e la sicurezza dell’applicazione di CHondroGrid in 11 pazienti affetti da artrosi della caviglia.
I pazienti avevano un’età compresa tra 40 e 70 anni, affetti da artrosi della caviglia di grado 0-3. Il grado di artrosi veniva valutato mediante radiografia anteroposteriore della caviglia con paziente in posizione ortostatica. Il piano di trattamento prevedeva tre iniezioni intra-articolari di CHondroGrid, come da bugiardino, a 0, 15 e 45 giorni.
CHondroGrid è costituito da un flacone contenente 4 mg di peptidi di collagene liofilizzato di origine bovina. I peptidi di collagene devono essere disciolti in 2 ml di acqua per iniezioni prima di procedere all’infiltrazione. Le infiltrazioni venivano eseguite con accesso antero-mediale e antero-laterale utilizzando i punti di repere anatomici.
Alla fine del ciclo di tre iniezioni, i pazienti venivano valutati clinicamente a 1 mese dall’ultima iniezione. Successivamente, con un follow-up medio di 4 mesi (range 3-7 mesi) dall’ultima iniezione, venivano misurati i seguenti outcomes: Visual Analogue Score (VAS), Foot and Ankle Disability Index (FADI) e lo score European Foot and Ankle Society (EFAS). I dati raccolti venivano suddivisi in due gruppi in base al grado di osteoartrosi: il gruppo 1 con grado di osteoartrosi 0-1 (7 pazienti, età media 77 anni) e il gruppo 2 con grado di osteoartrosi 2-3 (4 pazienti, età media 66 anni).
Tutti i pazienti sono migliorati dopo il trattamento con CHondroGrid. In un caso si è manifestato gonfiore, dolore e versamento articolare, risolto in due giorni mediante l’applicazione di ghiaccio e riposo. Questo tipo di problematica poteva tuttavia essere riconducibile all’atto infiltrativo piuttosto che al dispositivo.
Nel gruppo 1, in seguito al trattamento con CHondroGrid, si osservava una riduzione del dolore del 60% misurata con il VAS score (valore iniziale = 5±1, valore finale = 2±1), un aumento del FADI di circa l’80% (valore iniziale = 44, valore finale = 79) e un aumento del 50% dell’EFAS (valore iniziale = 20, valore finale = 30).
Il gruppo 2 includeva pazienti con indicazione di protesizzazione e in seguito al trattamento con CHondroGrid mostrava una riduzione del dolore pari al 58% misurata con il VAS score (valore iniziale = 7±1, valore finale = 3±1), un aumento del FADI di circa il 105% (valore iniziale = 37, valore finale = 76) e un aumento del 100% dell’EFAS (valore iniziale = 10, valore finale = 20).
Questi risultati, sebbene preliminari e su un numero limitato di pazienti, confermano l’efficacia e la sicurezza dell’iniezione di collagene idrolizzato nel trattamento della sintomatologia dolorosa e del recupero funzionale dell’artrosi della caviglia. L’approccio con il collagene idrolizzato rappresenta un’innovazione rispetto ai trattamenti tradizionali. Infatti, il collagene è il principale costituente dei tessuti connettivi, inclusi la cartilagine, i tendini e i legamenti. Fornire dei peptidi di collagene che possano fungere da “building blocks” in grado di rinforzare la matrice danneggiata, favorendo al contempo il recupero funzionale e la riduzione della sintomatologia dolorosa, rappresenta un approccio innovativo nel trattamento infiltrativo dei processi artrosici.
Pierluigi Versari
Dirigente medico di primo livello
presso il reparto di Ortopedia e Traumatologia
dell’Ospedale Israelitico di Roma
Bibliografia
1. Murray C, Marshall M, Rathod T, Bowen CJ, Menz HB, Roddy E. Population prevalence and distribution of ankle pain and symptomatic radiographic ankle osteoarthritis in community dwelling older adults: A systematic review and cross-sectional study. PLoS One. 2018 Apr 30;13(4):e0193662.
2. De Luca P, Colombini A, Carimati G, Beggio M, de Girolamo L, Volpi P. Intra-Articular Injection of Hydrolyzed Collagen to Treat Symptoms of Knee Osteoarthritis. A Functional In Vitro Investigation and a Pilot Retrospective Clinical Study. J Clin Med. 2019 Jul 4;8(7):975.
3. Volpi P, Zini R, Erschbaumer F, Beggio M, Busilacchi A, Carimati G. Effectiveness of a novel hydrolyzed collagen formulation in treating patients with symptomatic knee osteoarthritis: a multicentric retrospective clinical study. Int Orthop. 2021 Feb;45(2):375-380.