Uno studio condotto da un team di ricercatori dell’Hospital for Special Surgery di New York e pubblicato sul Clinical Journal of Sports Medicine ha dimostrato che un plasma ricco di piastrine (Prp) può essere utile per il trattamento di pazienti con osteoartrite del ginocchio. I pazienti che si sono sottoposti al trattamento hanno riportato un miglioramento in termini di dolore e funzione e, nel 73% dei casi, la cura sembrerebbe in grado di ritardare anche la progressione dell’osteoartrite, patologia articolare a carattere progressivo.
«Questo è uno studio molto positivo» ha dichiarato Brian Halpern, medico primario del Primary Care Sports Medicine Service dell’Hospital for Special Surgery e principale autore dello studio. Esistono diversi trattamenti per la cura dell’osteoartrite, tra cui l’esercizio fisico, il controllo del peso, l’utilizzo di tutori, la somministrazione di antinfiammatori non steroidei, infiltrazioni di cortisone e viscosupplementazione. Il trattamento a base di iniezioni di Prp rappresenta una novità, studiata da un ridotto numero di medici, che utilizza un prodotto derivato dal sangue del paziente in grado di fornire elementi potenzialmente in grado di aumentare le possibilità di guarigione. «Si prende il sangue di una persona, si centrifuga per ottenere un composto ricco di piastrine e lo si inietta nel ginocchio della persona stessa con le piastrine in forma concentrata. Questo poi attiva i fattori di crescita e cellule staminali per aiutare a riparare il tessuto, se possibile, a calmare i sintomi dell’osteoartrosi e a diminuire l’infiammazione» ha spiegato Brian Halpern.
Nel nuovo studio i ricercatori hanno coinvolto pazienti con osteoartrite precoce, somministrando a ciascuno di loro un’iniezione di Prp (6 ml) e poi monitorandoli per un anno. 15 pazienti sono stati sottoposti a valutazione clinica subito dopo l’intervento, a una settimana e a 3, 6, e 12 mesi.
Nel corso dell’indagine è stata monitorata anche la cartilagine del ginocchio con risonanza magnetica (Mri), controllo che finora non era stato fatto dai ricercatori in altri studi con Prp. Mentre gli studi precedenti hanno dimostrato che i pazienti con osteoartrite possono perdere circa il 5% di cartilagine del ginocchio all’anno, i ricercatori hanno scoperto che gran parte dei pazienti nel loro studio non riportava ulteriore perdita di cartilagine.
Anche il dolore è risultato notevolmente ridotto, del 41,7% a sei mesi e del 55,9% a un anno di distanza. I punteggi funzionali sono migliorati del 24,3% a un anno e quelli riferiti alle attività quotidiane hanno mostrato un significativo aumento sia a sei mesi (46,8%) che a un anno (55,7%). «Stiamo entrando in un’era di trattamento biologico, che è incredibilmente ideale, dove è possibile utilizzare le proprie cellule per cercare di aiutare a riparare altre cellule, piuttosto che utilizzare una sostanza artificiale – ha dichiarato Brian Halpern –. L’aspetto negativo è prossimo a zero mentre il vantaggio è enorme». Tuttavia lo stesso autore sottolinea come lo studio si basi su una piccola serie di casi e il trattamento con Prp debba ancora essere confrontato con un gruppo in uno studio randomizzato controllato.
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