Tra rottura del legamento crociato anteriore (LCA) e insorgenza di lesioni femorotibiali e al menisco c’è una stretta correlazione. Un dato, questo, noto e al centro di vari studi e ricerche.
La compresenza di una lesione al LCA e una condropatia patellare, pur non essendo rara, non gode invece della stessa attenzione. Un recente studio ha rilevato una correlazione tra gravità delle lesioni condropatellari e durata del periodo preoperatorio di lassità anteriore, non ravvisando tuttavia alcuna correlazione tra durata della lassità articolare e sito lesionale. Inoltre, non è stata riscontrata alcuna correlazione tra lesioni patellari e altre lesioni associate femorotibiali o al menisco.
Lo studio retrospettivo ha coinvolto i dati anamnestici di 250 pazienti, con pregressa lassità anteriore di origine traumatica causata dalla rottura del legamento crociato anteriore, sottoposti in seguito a ricostruzione artroscopica. Il tempo intercorso tra l’evento traumatico e l’intervento chirurgico (il periodo di lassità articolare) era mediamente di sette anni. Circa un terzo dei pazienti (28,8%) presentava lesioni patellari. Nello studio è stato ravvisato che nella maggioranza dei pazienti (56,9%) il sito preferenziale di coinvolgimento era la parte laterale della patella, e soltanto in minima parte la faccia laterale (1%) e mediale (4,1%). Ai restanti sono state riscontrate lesioni al bordo mediano (27,7%), al bordo mediano in combinazione con la faccia laterale (30,5%), al bordo mediano e alla faccia mediale (11,1%), e infine all’intera superficie patellare (8,3%). Mediamente è stato coinvolto il 31% della superficie patellare totale. Il grado di gravità delle lesioni patellari è stato gerarchizzato secondo due diversi criteri: Bauer e Jackson, da un lato, ICRS (International Cartilage Repair Society) dall’altro. In generale, è stata notata la prevalenza di lesioni superficiali (stadi 1 e 5 secondo Bauer e Jackson, e grado 1 secondo la ICRS).
Gli autori non rilevano “alcuna correlazione tra l’insorgenza della lesione e l’età del paziente oppure tra la topografia e il tipo di lesione”. Per contro “il test di Kruskal-Wallis ha dimostrato un aggravamento statisticamente significativo del grado ICRS in relazione alla durata della lassità. Tuttavia, non è stata ravvisata una correlazione tra sito lesionale e durata della lassità”.
I risultati ottenuti sono in accordo con quelli di precedenti report: si evince una correlazione diretta tra durata della lassità articolare e aumentato rischio di lesioni patellari. Tuttavia, questi risultati riflettono la gravità delle lesioni patellari e non la loro semplice insorgenza. Pertanto, non si può escludere un effetto causale della lesione al legamento crociato anteriore sull’insorgenza di lesioni patellari. Alcune simili lesioni riscontrate potrebbero essere avvenute al momento della lesione primaria. In altri casi, invece, la lesione patellare può insorgere prima della rottura del legamento. La patogenesi delle lesioni patellari è quindi lungi dall’essere chiarita e soltanto studi biomeccanici potranno fare luce sui meccanismi lesionali coinvolti.
Oksman A, Dmytruk V, Proust J, Mabit C, Charissoux JL, Arnaud JP. Patellar chondropathy prevalence at anterior cruciate ligament reconstruction: analysis of 250 cases. Orthop Traumatol Surg Res 2009 Feb;95(1):36-9.