La pandemia ha apportato profondi e significativi cambiamenti nel modo di relazionarsi fra le persone e ha cambiato anche le modalità della comunicazione professionale. Il ricorso a webinar online ha accelerato i processi comunicativi, ma nel contempo ha limitato di molto la forza della comunicazione non verbale e nello stesso tempo ha reso strategicamente fondamentale l’efficacia dei contenuti visivi; inoltre si è creata la disabitudine al contatto con il pubblico, all’attenzione dei particolari, alla cura del look e al linguaggio che esprimiamo inconsapevolmente con il nostro corpo.
Per questo LCF Congress Factory, provider che segue numerose società scientifiche tra cui Otodi, ha ideato LCF Academy: un progetto che vuole affiancare sia le aziende del settore sanitario che i medici in un percorso formativo finalizzato ad aumentare le competenze a livello comunicazionale, a partire dal public speaking in ambito professionale. Grazie alla partneship con consulenti esperti, siamo in grado di proporre moduli formativi che toccano tutte le fasi del processo comunicativo, sia verbale che non verbale, fino ad arrivare alla comunicazione medico-paziente.
Con questi corsi LCF Academy si prefigge l’obiettivo di riportare in asse tutti questi comportamenti alterati dalla pandemia, rimettere al centro la persona e il suo modo di comunicare, aiutando i partecipanti a trovare il loro stile comunicativo, il loro layout, e nello stesso tempo ad addestrarsi a raccontare non solo a parole ma anche con la gestualità ciò che si vuole trasferire al pubblico.
Qualche consiglio pratico
A volte le persone, pur essendo preparate sulla propria materia, nell’esposizione commettono piccoli errori, che vengono immediatamente percepiti da chi ascolta. Come ad esempio quando chi si presente sul palco lo fa dicendo prima il cognome e poi il nome, un po’ come si faceva nell’appello a scuola: «buongiorno, mi chiamo Rossi Francesco».
Un altro errore comunicativo è quando il relatore, in piedi di fronte al pubblico e con alle spalle una slide proiettata, viaggia da destra a sinistra del palco, soffermandosi un po’ qua e un po’ là, senza badare a dove ci si mette, creando con questo deambulare molta confusione in chi guarda e ascolta. In questi casi, visto che la lettura è da sinistra a destra (in riferimento a chi ci guarda), occorre stare fermi sul lato sinistro dello schermo e raccontarne il contenuto, così che prima ci ascoltino e a seguire leggano la slide.
Online, poi, gli errori si moltiplicano. Avete mai visto quelle videoconferenze dove chi parla è visibile solo per la punta dei capelli? Oppure un occhio? C’è invece chi non ha controllato la luce della stanza: lui ci vede benissimo, mentre la luce abbaglia la telecamere e il video trasmette un’immagine molto scura, quasi in notturna. C’è anche chi parla a una platea con le mani in tasca e chi dice «dobbiamo tutti attivarci per…» tenendo le braccia conserte. Anche il tono di voce molte volte è fuori luogo: non si può comunicare un premio o un grande risultato con lo stesso tono di quando si racconta una percentuale di prove fallite.
Insomma gli esempi sono infiniti e durante le esercitazioni ai corsi di LCF Academy i partecipanti impareranno divertendosi come evitare errori banali e come diventare attori della propria presentazione, perché come ci ha insegnato K. S. Stanislavskij «non esistono piccole parti, ma piccoli attori».
Laura Roberto
Founder LCF Congress Factory