Antonio Memeo, direttore della Struttura complessa di ortopedia e traumatologia pediatrica dell’Istituto ortopedico G. Pini di Milano
Nel dolore neuropatico il trattamento maggiormente adottato è quello che prevede l’utilizzo di Fans o analgesici puri, anche se la risposta in queste affezioni risulta a tutt’oggi scarsa. Vari studi e ricerche cliniche riportano come trattamento corretto quello multidisciplinare, che prevede una terapia a base di farmaci antinfiammatori, analgesici, antidepressivi Ssri o Ssnri e anticonvulsivi.
Alcuni farmaci (Ssnri, antidepressivi triciclici e oppioidi deboli) possono essere utilizzati come terapie di prima linea, alle quali far seguire anticonvulsivanti, altri antidepressivi (farmaci di seconda linea), agenti per uso topico, oppiacei e supplementi nutrizionali. Anche gli antiepilettici hanno dimostrato di ridurre l’ipereccitabilità neuronale attraverso vari meccanismi che interferiscono con l’attività neuro trasmettitoriale eccitatoria.
Il ruolo di antiossidanti e omega 3
La terapia prevede anche l’impiego di neuroprotettori, come l’acido alfa lipoico (Ala) detto anche acido tioctico, un composto disolfuro cofattore in reazioni vitali che producono energia per l’organismo e con una spiccata attività antiossidante.
Numerosi studi hanno confermato che i processi di ossidazione sono coinvolti nell’insorgenza e nel peggioramento del dolore neuropatico; lo stress ossidativo è stato considerato un importante determinante delle condizioni patologiche degenerative e dolorose dei nervi periferici, proprio perché implicate nella cascata del segnale nocicettivo doloroso e di sensibilizzazione, tipico del dolore neuropatico.
Il ruolo dell’acido alfa lipoico risiede quindi nella sua spiccata attività antiossidante in grado di neutralizzare sia le reazioni ossidative che di ridurre le forme ossidate derivanti da altri fattori.
Un’altra sostanza che può essere utilizzata per il trattamento delle neuropatie periferiche è il Dha. Il Dha o acido docosaesaenoico è un acido grasso polinsaturo semiessenziale (estratto dall’olio di pesce) appartenente alla famiglia degli omega 3, con 22 atomi di carbonio e 6 doppi legami. È un componente fondamentale di tutte le membrane cellulari (e mitocondriali), soprattutto di quelle nervose dove costituisce l’85% dei fosfolipidi di membrana.
Una formulazione per il controllo delle neuropatie
L’associazione di Dha e Ala permetterebbe di ripristinare la funzionalità della cellula nervosa danneggiata in quanto l’Ala fornirebbe l’energia necessaria e il Dha ne riparerebbe la membrana danneggiata. La presenza del Dha inoltre, essendo una sostanza oleosa, garantirebbe una migliore solubilizzazione dell’Ala. Ne consegue quindi che, se le due sostanze vengono assunte contemporaneamente (perché contenute entrambe in una capsula), durante l’assorbimento si può avere un più rapido ingresso dell’Ala nella cellula.
Studi recenti (1) dimostrano infatti come sia importante, al fine di ottenere il miglior effetto possibile dell’Ala, di somministrarlo in forme farmaceutiche che consentono la sua disponibilità in alte concentrazioni e nel minor tempo possibile.
Nello studio di Rossoni e Stankov del 2010 (11) è stato anche dimostrato che l’Ala è maggiormente biodisponibile grazie alla presenza del Dha: l’attività antinfiammatoria dell’Ala somministrato in concomitanza con Dha è risultata infatti di circa due volte maggiore nei confronti dell’Ala da solo e circa sei volte maggiore nei confronti del Dha.
L’associazione Ala e Dha migliorerebbe quindi il flusso assonale, l’uptake dei neurotrasmettitori e la conduzione nervosa stimolando anche la produzione dei fattori di crescita del nervo (Ngf), offrendo infine una maggiore attività antinfiammatoria rispetto a quella delle singole sostanze.
Bibliografia
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10. Packer L et al. Neuroprotection by the metabolic antioxidant alpha-lipoic acid. Free Radic Biol Med 1997; 22(1-2):359-78.
11. Rossoni G, Stankov BM. Alpha-lipoic acid and docosahexaenoic acid: a positive interaction on the carrageenan inflammatory response in rats. Nutrafoods 2010, 9(3), pp. 21-25.
12. Ziegler D et al. Oral treatment with alpha-lipoic acid improves symptomatic diabetic polyneuropathy: the SYDNEY 2 trial. Diabetes Care 2006 Nov; 29(11):2365-70.
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