SPECIALE ORTOPEDIA DIGITALE_Nata nel 2016 all’interno dell’Incubatore imprese innovative del Politecnico di Torino, Medics (www.medics3d.com) elabora le tradizionali immagini diagnostiche (Tac, angioTac, risonanza magnetica) ricostruendo e stampando in dimensioni reali parti anatomiche su cui debbano essere effettuati interventi chirurgici complessi.
«In meno di 72 ore il chirurgo può disporre di un modello che evidenzia la patologia in scala 1:1 e gli permette non solo di preparare al meglio l’operazione ma anche di farla comprendere in tutte le sue sfumature al paziente – spiegano dall’azienda –. Un nuovo sistema che contribuisce a diminuire i rischi di complicazioni intra o post-operatorie e abbatte i costi diretti per ospedali e cliniche, ottimizzando i consumi di materiali sanitari. Le ricostruzioni 3D Medics sono riconosciute dal ministero della Salute come medical device e sono pronte a diventare lo standard di riferimento per la diagnostica tridimensionale e la pianificazione pre-operatoria».
L’adozione diffusa della tecnica di ricostruzione in 3D permetterebbe una vera e propria rivoluzione della pianificazione operatoria. Oggi infatti il medico deve affrontare l’intervento affidandosi alla lettura di analisi 2D, immaginando lo scenario che dovrà affrontare in sala operatoria. L’interazione con le analisi, in questo caso, avviene attraverso la mediazione di uno schermo, con una limitata percezione dell’area da operare. Medics invece mette a disposizione del chirurgo un modello virtuale, visualizzabile su tutti i device, e fisico con cui interagire. È così possibile simulare l’intervento, riducendo sensibilmente imprevisti, tempi e costi. I dispositivi medici in 3D, ad esempio, permettono di testare già in fase pre-operatoria l’inserimento di una protesi, verificandone forme e dimensioni. Un planning pre-operatorio ottimizzato migliora la comprensione della situazione clinica, così come la percezione visuo-spaziale aiuta il chirurgo ad affrontare l’intervento con maggiore sicurezza.
E tra i principali campi di applicazione c’è proprio l’ortopedia, come testimoniato anche dall’importante collaborazione con il Centro Traumatologico Ortopedico di Torino, primo ospedale ad adottare la tecnologia Medics.
In caso di fratture articolari complesse, la divisione ortopedia di Medics è in grado di fornire al chirurgo la possibilità di interagire con l’anatomia per simulare la riduzione dei frammenti della frattura, pre-modellare i mezzi di sintesi sul device e per conoscere l’esatta posizione spaziale dei frammenti.
Nelle revisioni complesse, i device Medics permettono di pre-dimensionare il nuovo impianto, ridurre il numero di sistemi protesici in sala e accorciare quindi i tempi operatori.
In ambito oncologico la ricostruzione in 3D consente di esaminare la morfologia dell’osso, delle strutture vascolo-nervose adiacenti e dell’estensione tumorale, per pianificare il miglior accesso chirurgico e il trattamento più sicuro e meno invasivo.
L’obiettivo dell’azienda è ora quello di attivare la fornitura delle stampanti 3D alle strutture sanitarie italiane. L’idea infatti è quella che i modelli tridimensionali, una volta elaborati dagli specialisti Medics, vengano stampati direttamente dove opera il chirurgo.
Andrea Peren
Giornalista Tabloid di Ortopedia