Il Progetto Sofia è stato presentato a Roma nel corso del Congresso nazionale della Siot di novembre 2022 e, in quella occasione, è stato chiesto alla responsabile della ricerca, la dottoressa Maria Silvia Spinelli, di parlare del programma della ricerca. Si tratta di uno studio multicentrico nazionale finalizzato alla raccolta ed elaborazione dei dati relativi ai trattamenti chirurgici delle metastasi ossee effettuati nei centri di ortopedia oncologica e traumatologia italiani, con l’obiettivo di valutarne successi e insuccessi, tasso di sopravvivenza, incidenza delle complicanze, livello di impiego di risorse economiche pubbliche e compartecipazione alle spese sanitarie da parte dei pazienti. Tutte le informazioni così raccolte saranno centralizzate e analizzate dal team del Centro nazionale per l’eccellenza clinica e la qualità delle cure, attivo presso l’Istituto superiore di sanità.
«Non esiste una rilevazione nazionale del numero e dei fattori che impattano sulla sopravvivenza e sull’incidenza di complicanze nella popolazione di pazienti con metastasi osee – commenta Maria Silvia Spielli, responsabile della ricerca –. Queste complicanze vengono trattate secondo principi traumatologici o oncologici in alcuni casi, senza tener conto delle differenze tra i casi. Anche gli eventi scheletrici legati alla malattia metastatica hanno un impatto forte sulla qualità di vita del paziente e possono averlo anche sulla sopravvivenza. Per questo motivo è importante capire, e questo è lo scopo principale del Progetto Sofia, se la popolazione italiana che viene trattata chirurgicamente riceve un’assistenza unificata in termini di qualità e stabilire se i trattamenti con cui questa popolazione viene curata siano effettivamente quelli che presentano il minor numero di complicanze a fronte di centri diversi di trattamento, oncologici o traumatologici che siano»
Per partecipare allo studio o per chiedere informazioni, è possibile scrivere a: progetto.sofia@iss.it