Gli ospedali italiani, dopo aver superato la crisi epidemiologica, si attrezzano per eventuali nuove ondate di Coronavirus o comunque per gestire altri eventi pandemici e maxi emergenze.
Un esempio di questa organizzazione è al Mauriziano di Torino, dove è stata allestita una nuova area multifunzione destinata alle maxi emergenze o ad eventi straordinari, quali pandemie tipo Covid19. «La recente emergenza legata alla pandemia da SarsCov2 ha evidenziato la necessità di poter prontamente disporre, presso le strutture ospedaliere, di risorse umane, logistiche e strutturali in grado di poter garantire una risposta efficace in tempi brevi e adeguata in ogni circostanza» si legge nel comunicato dell’ospedale. L’area, che solitamente ospita il centro prelievi, in caso di evento straordinario e di maxi emergenza che comporti l’arrivo in Dea in tempi brevi di un elevato numero di pazienti, si può adesso trasformare in poche ore in un reparto di degenza totalmente attrezzato per gestire e ospitare fino a 20 pazienti medici e chirurgici coinvolti nell’evento. Tale area, facilmente accessibile anche dall’esterno, occupa una superficie di circa 200 mq, adiacente al Dea. «Il punto di forza di questa nuova area si basa sul concetto di modularità e di modulabilità, cercando di adattare le risorse ai fabbisogni, senza perdere mai di vista però il risparmio e l’ottimizzazione delle risorse stesse» spiegano dalla direzione dell’ospedale.

Emergency Hospital 19 (Humanitas Rozzano), pronto soccorso, area dedicata all’osservazione dei pazienti con codice giallo
A fare lo stesso, ma più in grande, ci ha pensato l’Humanitas di Rozzano con il nuovo Emergency Hospital 19, costruito in breve tempo nell’area adiacente all’ospedale. «Una struttura per la gestione di eventi pandemici: un ospedale autonomo e indipendente, dotato di tutti i requisiti necessari per essere impiegato in qualsiasi scenario» si legge nella presentazione. Emergency Hospital 19 sorge vicino al Pronto Soccorso di Humanitas e vicino alla pista di atterraggio dell’elisoccorso, in un’area complessiva di circa 2.700 metri quadrati. Per soddisfare le esigenze di separazione dei percorsi e per potersi adattare a situazioni e ambiti differenti, l’Emergency Hospital è composto da 6 moduli di misure standard ma versatili, che possono cioè essere destinati a utilizzi differenti, in breve tempo: dal pronto soccorso fino alla degenza, con la terapia intensiva in posizione baricentrica in modo da essere direttamente collegata con tutte le funzioni cliniche.
Andrea Peren
Giornalista Italian Dental Journal