L’acido urico è un potente antiossidante endogeno. Concentrazioni cronicamente elevate di questa sostanza nel corpo umano sono considerate un rischio per l’insorgenza di numerose malattie, soprattutto dovuto al fatto che tende a depositarsi nei tessuti in forma di cristalli di urato monopodico, che alla lunga possono favorire calcoli, ma anche artrosi, reumatismi, gotta, sciatica, nevrite. Le sue proprietà antiossidanti, che a livelli fisiologici hanno una funzione positiva, sono dunque difficili da sfruttare per scopi terapeutici, ma un gruppo di esperti australiani, coordinato da Iraj Nabipour, del Bone Research Program dell’università di Sydney, ha deciso di verificare la correlazione tra la concentrazione dell’acido e le fratture. «Poiché lo stress ossidativo è stato collegato all’osteoporosi – spiega Nabipour – abbiamo deciso di esaminare l’associazione tra le concentrazioni sierologiche di acido urico e la densità minerale ossea, la prevalenza di fratture vertebrali e non vertebrali e i livelli misurati in laboratorio degli ormoni calciotropici e dei marker del turnover osseo».
L’analisi trasversale è stata condotta su una popolazione di 1.705 uomini dai 70 anni in su che avevano già partecipato a un più ampio studio sullo stato di salute della popolazione anziana di Sidney (Concord health and ageing in men project – Champ). Grandi numeri, dunque, che rendono significativi i risultati, pubblicati sul numero di maggio del Journal of Bone and Mineral Research.
La densità minerale ossea in tutti i siti scheletrici di rilevamento è stata significativamente più elevata tra i soggetti che presentavano livelli sierologici di acido urico superiori alla media. L’analisi di regressione multipla aggiustata per i potenziali confondenti ha mostrato che i livelli di acido urico mantengono l’associazione anche con il calcio sierico, l’ormone paratiroideo e la 25-idrossivitamina D.
I livelli di acido urico sono inversamente correlati con l’escrezione urinaria del cross-linked telopeptide amino-terminale del collagene di tipo I e, in generale, l’acido urico nel siero è responsabile dell’1-1,44% delle variazioni di densità minerale ossea.
Infine, l’analisi statistica ha indicato che i livelli di acido urico superiori alla media si associano con una prevalenza minore di osteoporosi localizzata al collo del femore, delle vertebre lombari, delle fratture vertebrali e non vertebrali.
Nabipour I et al. Serum uric acid is associated with bone health in older men: a cross-sectional population-based study. J Bone Miner Res 2011 May;26(5):955-64.