La cura parte dalla ricerca. Per questo è fondamentale dare agli studenti di medicina la possibilità di prepararsi in maniera specifica alla ricerca biomedica coniugata con la pratica clinica, diventando così il collegamento tra laboratorio e letto del paziente. È questo l’obiettivo di Virgilio, un programma congiunto dell’Università Bicocca e di Humanitas University, insieme all’Università di Milano, dedicato alla formazione degli studenti del corso di laurea magistrale a ciclo unico in medicina e chirurgia interessati alla ricerca biomedica. L’iniziativa nasce dall’esperienza triennale di Humanitas University con il percorso di formazione Excellence in Research Track. Per migliorare il programma, Humanitas University ha coinvolto gli altri due atenei milanesi e, grazie al sostegno di Fondazione Cariplo, è nato Virgilio.
Il programma Virgilio è dedicato a un numero selezionato di studenti del terzo anno di medicina che per tre anni integrano il normale percorso di studio con seminari interdisciplinari, attività di insegnamento interattivo ed esperienze di laboratorio che consentiranno loro la partecipazione attiva alla ricerca scientifica. Ogni studente viene affidato a un mentor che lo assiste per orientarlo nella scelta delle attività, degli eventuali stage all’estero e del progetto di tesi. Lo studente viene, inoltre, affiancato da tutor specificamente preparati durante le esperienze di laboratorio. La collaborazione tra i tre atenei e la creazione di un team di tutor e mentor condiviso permetterà ai partecipanti di muoversi liberamente tra i tre poli di ricerca in modo da individuare il contesto più adatto allo sviluppo del proprio progetto di tesi.
«L’educazione medica in Italia, e più in generale in Europa, ancora oggi non integra sufficientemente le competenze relative alla ricerca nei suoi programmi e le opportunità di multidisciplinarietà sono scarse – spiega Andrea Biondi, prorettore all’internazionalizzazione di Milano-Bicocca –. Il programma Virgilio tenta di colmare questa lacuna formando medici dotati di capacità analitiche e menti critiche in grado di contribuire allo sviluppo di nuove e più efficaci diagnosi e di migliorare le cure mediche e la qualità della vita dei pazienti».
Andrea Peren
Giornalista Tabloid di Ortopedia