Giovedì 21 e venerdì 22 novembre, tra l’ospedale di Seriate e quello di Treviglio, è in programma un corso con live surgery targato Sida (Società italiana dell’anca) sulla via anteriore diretta mininvasiva per l’impianto delle protesi d’anca. «Negli ultimi anni è cresciuto l’interesse per l’utilizzo della via anteriore diretta mininvasiva per l’impianto delle protesi d’anca per il fatto che questa tecnica rappresenta l’unico accesso internervoso e intermuscolare che consente di eseguire l’intervento con un minimo impatto sui tessuti molli» riflettono i due coordinatori scientifici del corso

Carlo Trevisan
Carlo Trevisan (direttore dell’unità operativa complessa di Ortopedia e Traumatologia dell’Asst Bergamo Est – ospedale di Seriate) e Paolo Prati (direttore dell’unità operativa complessa di Ortopedia e Traumatologia 1 dell’Asst Bergamo Ovest – ospedale di Treviglio).Nel tempo diverse pubblicazioni hanno infatti suggerito che questo accesso si associa a un ridotto utilizzo di analgesici, ridotte perdite ematiche e una precoce ripresa funzionale. Cionondimeno, la sua curva di apprendimento è impegnativa e richiede un graduale addestramento e la necessità di acquisire dimestichezza anche attraverso la partecipazione a interventi con chirurghi che praticano abitualmente questa tecnica. Per questo Trevisan e Prati hanno pensato di organizzare questo corso su due giornate per condividere la loro esperienza chirurgica sulla tecnica, che ormai supera i dieci anni.

Paolo Prati
La prima giornata si terrà all’ospedale di Seriate con tre interventi chirurgici al mattino, con ingresso in sala operatoria a turno dei partecipanti e live surgery per coloro che non sono in sala operatoria, completata da una serie di relazioni sulla tecnica chirurgica nel pomeriggio. Nella mattinata successiva ci si sposterà all’ospedale di Treviglio per una sessione chirurgica di altri due interventi e alcune relazioni conclusive. Per permettere la presenza in sala operatoria ad almeno un intervento a ciascuno dei partecipanti, il numero di iscritti è limitato a dieci chirurghi, ai quali si affiancano 12 specializzandi provenienti dalle scuole di specialità in ortopedia di Milano Bicocca e Pavia.
«Il corso vuole avere una significativa impronta pratica e di confronto e siamo certi che questa sarà una buona occasione di scambio professionale sia per coloro che intendono avvicinarsi a questa tecnica, sia per coloro che già la praticano» sottolineano Carlo Trevisan e Paolo Prati.
⇒ Consulta il programma del corso