Lo studio di Massimo Innocenti e colleghi della Clinica ortopedica dell’Università di Firenze, apparso sul Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia, riporta i dati a 10 anni di protesi con una componente femorale di zirconio ossidato.
Uno dei problemi clinici più importanti delle protesi totali del ginocchio è l’osteolisi periprotesica dovuta a detriti di polietilene. Per diminuire il particolato polimerico, sono stati sviluppati i ben noti materiali di polietilene altamente ramificato. Un altro approccio è stato quello di progettare nuove superfici che si articolano con il polietilene. Vista la maggiore difficoltà nel realizzare accoppiamenti duri nel ginocchio, è stata escogitata una nuova componente femorale in zirconio ossidato. Tale materiale è stato sviluppato in alternativa alla lega cromo-cobalto, e presenta prestazioni di resistenza meccanica migliori. Inoltre esso trova utilità nei soggetti allergici al nichel.
Gli autori hanno condotto un’analisi prospettica dei risultati di una serie selezionata di 63 protesi totali di ginocchio con una componente femorale di zirconio ossidato impiantate in 60 pazienti dal 1998 al 2001. Gli autori riportano l’assenza a 10 anni di una revisione dell’impianto e la presenza di un solo allentamento asettico. Ciò che è più importante, il Knee Score è passato da una media di 34 punti prima dell’intervento a una media di 88 punti, con miglioramento notevole di tutti gli altri parametri funzionali.
Pur ammettendo i limiti di uno studio come questo (non randomizzato e con un possibile certo bias nella selezione dei pazienti), questo è il primo studio dei risultati di protesi totale di ginocchio con una componente femorale di zirconio ossidata e un follow-up di 10 anni. La sopravvivenza degli impianti è stata del 98,4% e non sono stati registrati eventi avversi o complicanze associate al nuovo materiale.
Innocenti M, Civinini R, Carulli C, Macera A, Matassi F, Nistri L, Villano M. Risultati a 10 anni dell’accoppiamento oxinium-polietilene nelle protesi totali di ginocchio; Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia agosto 2011;37(suppl.1):56-53.