Cementato o non cementato: sono i due metodi alternativi di fissazione nelle artroprotesi di ginocchio, ma qual è la differenza in termini di outcome clinici?
Nessuna, secondo una revisione sistematica della letteratura condotta da un team di ricercatori australiani pubblicata su The Journal of Arthroplasty.
«Tuttavia – affermano gli autori – questa conclusione dovrebbe essere considerata con cautela, alla luce della variabilità metodologica che ha finora caratterizzato la letteratura. Particolarmente preoccupante è la pratica di suddividere ciascun campione in sottogruppi, riducendone così le dimensioni e rendendo i risultati meno significativi, in ricerche che già si prestano a essere influenzate da questioni etiche e a essere valutate in modo soggettivo».
Resta il fatto che undici studi, che hanno preso in esame 1.053 pazienti (uomini e donne dai 55 ai 73 anni) non sono riusciti a fornire indicazioni chiare a favore dell’uno e dell’altro metodo di fissazione.
Le protesi totali di ginocchio con componenti prive di cemento sono state proposte negli anni ottanta come alternativa alla fissazione cementata nel tentativo di apportare miglioramenti in termini di osteointegrazione, per migliorare la stabilità, ridurre la produzione di debris, i fenomeni di usura e la durata degli interventi. Nonostante questo, le protesi cementate sono ancora da molti considerate come metodica d’elezione a causa del miglioramento continuo dei risultati clinici e dell’eccellente sopravvivenza che si riesce a ottenere: gli studi riportano percentuali tra il 92% e il 100% a 15 anni. In un quadro in cui si prevedono ulteriori aumenti nella frequenza degli interventi di protesi, un’altra preoccupazione riguarda gli elevati costi delle protesi non cementate.
Gli autori si sbilanciano e sostengono che, almeno in certe condizioni, la fissazione cementata sia ancora preferibile: «fino a quando – scrivono – non si raggiungerà una maggiore chiarezza riguardo ai benefici di un tipo di fissazione rispetto all’altro (in termini di sopravvivenza della protesi e dei risultati clinici) e dato che le protesi non cementate comportano uguale o maggiore compromissione dello stock osseo rispetto a quelle cementate, la densità e le proprietà meccaniche dell’osso e la facilità della chirurgia di revisione appaiono come i fattori più significativi nel determinare il tipo di fissazione più appropriato negli interventi primari di artroprotesi totale di ginocchio».
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