Luca è un signore di 60 anni che vive a Oggiono, lavorando come impiegato in una ditta di materiali edili. Ha due figli grandi ed è attualmente divorziato.
Nel settembre del 2022, in seguito a un trauma da caduta dalla bici, ha riportato frattura pluriframmentaria e scomposta del III medio-distale della clavicola sinistra, come da radiografia (RX 1).
Nei controlli successivi, scarsi sono stati i fenomeni consolidativi del focolaio di frattura, in particolare come da RX 2 eseguito a circa tre mesi dal trauma.
Si è dunque optato per un intervento di riduzione e sintesi della pseudoartrosi di clavicola, mediante cruentazione-riduzione dei monconi, e posizionamento di placca dedicata con viti, insieme a piccoli frammenti ossei come da innesto osseo: in visione, il controllo post-operatorio (RX 3).
Dopo circa due mesi, in seguito a nuovo piccolo trauma, è stata eseguita un’ulteriore radiografia (RX 4), che ha evidenziato una chiara mobilizzazione dei mezzi di sintesi.
È stato dunque eseguito nuovo intervento chirurgico di rimozione dei mezzi di sintesi, revisione del focolaio di frattura e posizionamento di innesti da ala iliaca, come da RX 5.
Dopo un mese dall’intervento, è stata eseguita tomografia computerizzata (TC) di controllo per lievi algie locali.
Quesiti diagnostici
(vi è solo una risposta corretta per ogni quesito)
1) La RX1 è diagnostica sufficiente per attuare il trattamento conservativo?
– sì
– no, bisogna sempre completare con TC
– no, bisogna completare con RM
– no, meglio completare con stratigrafia
2) Quali differenze alla RX2 rispetto alla RX1?
– i monconi di frattura sono nettamente piu scomposti e con arrotondamento dei profili; discreti i fenomeni riparativi interframmentari
– i monconi di frattura sono sostanzialmente sovrapponibili per allineamento, con arrotondamento dei profili; ben evidenti i fenomeni riparativi solo periframmentari
– i monconi di frattura sono sostanzialmente sovrapponibili per allineamento, con arrotondamento dei profili; scarsi i fenomeni riparativi sia inter, sia periframmentari
– i monconi di frattura sono lievemente ulteriormente disallineati, con profili ancora acuti e fenomeni riparativi scarsi
3) Alla RX3:
– i monconi di frattura sono ben allineati, con mezzi
di sintesi però non in sede
– i monconi di frattura sono disallineati, con discontinuazione di una vite di sintesi
– i monconi di frattura sono ben allineati, con mezzi di sintesi in sede
– i monconi sono diastasati, con placca discontinua
4) Alla RX4 si apprezza disallineamento dei monconi di frattura e mobilizzazione delle viti distali: in previsione di nuova revisione chirurgica, è necessaria una TC?
– no
– sì, ma con mdc
– sì, ma senza ricostruzioni MPR
– sì, senza mdc
5) Alla RX5, la proiezione a disposizione consente un’esaustiva valutazione del risultato chirurgico?
– sì, sia per l’affrontamento dei monconi, sia per la situazione dei mezzi di sintesi
– solo per l’affrontamento dei monconi
– solo per la situazione dei mezzi di sintesi
– no, non sono chiaramente definibili né l’affrontamento dei monconi, né la situazione dei mezzi di sintesi
6) La TC, eseguita a un mese dal nuovo intervento, consente di definire in maniera chiara:
– l’affrontamento dei monconi e dell’innesto
– la situazione dei mezzi di sintesi
– il grado di integrazione dell’innesto
– tutte le precedenti
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Quesito diagnostico a cura di Giorgio Castellazzi