Gli ultimi due anni, segnati dalla pandemia da Covid19, hanno avuto certamente un impatto sulla comunicazione tra medico e paziente. Sia in senso positivo (miglioramento dell’immagine del medico-eroe) che negativo (aumento esponenziale del ricorso ai motori di ricerca per autodiagnosi).
In questo scenario, la Siot ha deciso di intraprendere un percorso finalizzato a rafforzare, e in alcuni casi ricucire, il legame medico-paziente.
«Nel periodo della pandemia le nuove tecnologie hanno supportato un nuovo tipo di relazione, da remoto, che se da un lato ha permesso di mantenere i contatti dimostrando l’efficientismo della sanità nonostante il virus che ha sconvolto le esistenze di tutti, dall’altro ha fatto emergere criticità legate al massiccio ricorso a internet per la ricerca di informazioni su malattie, diagnosi e terapie – dice il presidente Siot Paolo Tranquilli Leali –. In questi lunghi mesi, i pazienti hanno perso il contatto diretto, personale e umano con i medici e sono aumentati i casi di fake news in ambito medico-sanitario, così come quelli in cui i pazienti hanno realizzato diagnosi fai da te. È stato tutto difficilissimo, anche perché i medici “corrono” sempre. E se da un lato è giusto cercare di recuperare le liste d’attesa che si sono allungate in questi anni di pandemia, dall’altro vale la pena riflettere sul fatto che spesso viene sacrificato il tempo dell’ascolto e della comunicazione. Per questo motivo, come Siot abbiamo deciso di affrontare la tematica della comunicazione empatica con il paziente. Il medico deve ascoltare chi si rivolge a lui e deve rispondergli. Questo è il nostro compito».
Per affrontare questo tema la Siot ha organizzato un itinerario di approfondimento teorico e pratico dal titolo “Primum non tacere” che il 4 giugno, Giornata nazionale dell’ortopedia e traumatologia, celebrerà il tema della comunicazione medico-paziente. Questo percorso, che si è aperto il 20 aprile con un webinar in diretta sui canali social della società scientifica e che si concluderà con una tavola rotonda il 12 novembre in occasione del congresso nazionale Siot, prevede una serie di eventi formativi in programma a maggio (Dr Google e Mr Health), giugno (digital reputation in sanità) e settembre (community in sanità) dove il tema dell’interrelazione con i pazienti e i loro familiari verrà approfondito nei diversi suoi aspetti; empatia, prima di tutto. Come riferisce Siot un buon medico deve saper ascoltare il paziente, comprendere le sue paure e il suo stato d’animo, farsi carico delle domande e fornire risposte adeguate sia nella fase della diagnosi che nelle indicazioni terapeutiche.
“Primum non tacere”: il primo webinar del percorso formativo