Raddoppiare la fascia oraria dedicata alle visite e mettere in sicurezza gli ambienti in cui si svolgono: questi i due aspetti su cui l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna sta lavorando per recuperare le visite annullate nei mesi di lockdown e al contempo garantire la possibilità di nuove prenotazioni a chi ne abbia necessità.
A partire dal 18 maggio le visite del Servizio sanitario nazionale negli ambulatori dell’Istituto, che nell’organizzazione pre-emergenza venivano eseguite di mattina, sono distribuite su tutta la giornata, con estensione alla fascia oraria pomeridiana. Per consentire questa riprogrammazione, le visite in libera professione intramoenia svolte dai medici del Rizzoli saranno eseguite in una serie di strutture esterne (Clinica Villalba, Casa di Cura Toniolo, Centri medici Dyadea).
L’Istituto ha garantito in tutto il periodo dell’emergenza le prestazioni urgenti e non differibili, come quelle oncologiche, i controlli post-intervento e i controlli successivi agli accessi di Pronto Soccorso. A queste prestazioni, si aggiungeranno progressivamente le visite non urgenti “saltate” nella fase di emergenza e nell’attuale fase di transizione, che potranno così essere recuperate, e in seguito le nuove visite, che potranno essere effettuate da coloro che attendono la riapertura delle prenotazioni.
L’Istituto sta così ricontattando i pazienti per procedere alla riprogrammazione delle visite, con un percorso di graduale recupero che considera anche l’evoluzione della situazione clinica e le circostanze logistiche della Fase 2, vista la provenienza geografica da tutta Italia dei pazienti del Rizzoli.
Intanto anche l’attività ospedaliera sta procedendo verso un progressivo ripristino della normalità, dopo che da metà marzo a oggi l’Istituto si è fatto carico della gestione delle urgenze ortopediche di tutta l’area metropolitana. Rimangono però stabilmente operativi una sala operatoria riservata agli interventi chirurgici indifferibili su pazienti positivi e un reparto Covid per il ricovero in isolamento organizzato secondo le procedure di sicurezza per i pazienti e gli operatori.
Anche i pazienti in lista d’attesa per ricovero programmato e intervento chirurgico saranno ricontattati dall’Istituto per la riprogrammazione, che avverrà tenendo conto dell’evolversi della situazione epidemiologica nazionale.
Andrea Peren
Giornalista Tabloid di Ortopedia