Presentati i dati del biennio 20-21 di Siot Safe: la sinistrosità in ortopedia è minore del previsto, coinvolge i chirurghi sopra i 40 anni e sfocia spesso in procedimenti civili. Intanto la polizza cambia nome (Ortho Safe) e apre ai non iscritti Siot
«Oggi finalmente cominciamo ad avere dei dati sui sinistri. Dati che non ha nessun’altra società scientifica italiana». A dirlo è Pietro Galluccio, coordinatore del comitato Sinistri della Siot, presentando i dati a quasi tre anni dall’introduzione del sistema di protezione collettivo Siot Safe. Prima del 2020, infatti, il contenzioso in ortopedia e traumatologia (così come in tutte le altre specialità) era indecifrabile nei numeri e nelle caratteristiche. Il rischio, per medici e assicurazioni, non era semplice da valutare e veniva probabilmente sovrastimato dalle compagnie, gran parte delle quali preferivano addirittura rinunciare a proporre polizze ai medici.
Oggi, per i sinistri occorsi ai 1.600 aderenti a Siot Safe, la società scientifica ha invece a disposizione ogni dettaglio. Ecco i numeri salienti, presentati da Galluccio nell’ambito dell’SOS Medico Legale al congresso Siot di novembre.
Su 100 eventi (il fatto, il presunto errore medico) ai sanitari arrivano 110 notifiche (qualunque comunicazione in merito, proveniente dall’ospedale, dal paziente, dalla procura, ecc.), perché molto spesso in un evento sono coinvolti più professionisti. La notifica agli assicurati Siot Safe arriva mediamente a tre anni e mezzo dall’evento.
Su 100 eventi, i sinistri sono 45: costituzioni in mora, mediazioni, pretese risarcitorie dirette, atti di citazione, procedimenti penali, civili e amministrativi. Tutti gli altri eventi sono considerati dalle compagnie assicurative “non sinistri” (prevalentemente comunicazioni ex articolo 13 e richieste di relazioni). Questi numeri ci informano che solamente meno della metà dei presunti errori degli ortopedici ha conseguenze rilevanti ai fini assicurativi. «Merito della legge Gelli-Bianco – riflette Galluccio –, che ha spostato l’attenzione degli avvocati dai professionisti alle strutture sanitarie».
Ogni 100 ortopedici assicurati, ogni anno, si ricevono 15,6 notifiche e di queste solo 6,5 sono relative a veri e propri sinistri. I dati del biennio 2020-2021 di Siot Safe rivelano che gli assicurati over 40 hanno meno della metà delle notifiche e dei sinistri rispetto alle altre fasce d’età. Gli ospedalieri del settore pubblico ricevono più notifiche rispetto ai colleghi del privato e ai liberi professionisti; questi ultimi però contano più sinistri. Per i liberi professionisti, insomma, poche notifiche e tanti sinistri. L’attività di ambulatorio invece non produce nè notifiche nè sinistri. In ospedale, il primario è più esposto degli aiuti, con un 50% in più di notifiche e sinistri.
In termini assoluti, il biennio 2020-2021 di Siot Safe ha registrato un totale di 300 notifiche di eventi, 130 dei quali (il 43%) sono sinistri, concentrati prevalentemente nell’attività in elezione. Questi sinistri hanno dato luogo a procedimenti civili (80%), penali (14%), amministrativi (8%). Quasi sempre, nell’85% dei casi, l’assicurato è in buona compagnia: viene interessato nel sinistro insieme a un collega o alla struttura ospedaliera. Solo nel 15% dei casi è da solo.
«Tra errore chirurgico e infezioni, l’80% della nostra sinistrosità nasce in sala operatoria – commenta Pietro Galluccio –. Il distretto dell’anca è quello più interessato». Eventuali azioni correttive devono allora guardare a queste aree operative, oltre all’area della comunicazione: tra medici, tra medici e infermieri, tra medici e pazienti.
Lavori in corso
Il sistema di protezione collettivo Siot Safe ha già subito adattamenti nel corso di questi primi anni (come l’estensione della copertura retroattiva a vent’anni) e cambierà anche in futuro, per adattarsi alle esigenze degli assicurati e alla realtà documentata del contenzioso medico legale in ortopedia e traumatologia. «Il premio assicurativo forse va rimodulato – suggerisce Galluccio –: non ha senso far pagare 8mila euro a tutti quanti quando abbiamo visto che c’è una disposizione del rischio assai differente. Forse dobbiamo pensare di rimodularlo, abbassando il premio dei più giovani. Forse anche l’entità di questo premio va discussa, perché stiamo verificando molti meno sinistri di quanti erano attesi, il rischio è quasi sempre ripartito tra più soggetti e c’è un rapporto sinistri/premi che, vi garantisco, è favorevole».
C’è inoltre l’idea di provare ad aumentare la base degli aderenti scollegando la polizza dall’obbligo di iscrizione alla Siot. Probabilmente già nei prossimi mesi il sistema di protezione professionale cambierà nome, assumendo quello di Ortho Safe, e sarà accessibile non solo ai soci della società scientifica ma anche ai soci di società superspecialistiche affiliate a Siot.
Andrea Peren
Giornalista Tabloid di Ortopedia