Lo studio sperimentale multicentrico Nose to knee è entrato nella fase clinica: in Italia è stato eseguito il primo intervento di rigenerazione cartilaginea del ginocchio utilizzando la cartilagine prelevata dal naso. Ecco le foto dell’intervento
Dopo anni di studi e ricerche si è passati alla fase clinica: a dicembre 2018 il professor Giuseppe Peretti, responsabile Euorr (Equipé Universitaria di Ortopedia Rigenerativa e Ricostruttiva) dell’Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano e docente presso l’Università di Milano, ha eseguito il primo intervento chirurgico in Italia di riparazione della cartilagine articolare del ginocchio utilizzando cellule prelevate dal setto nasale.
Questo primo intervento si colloca nell’ambito di uno studio clinico sperimentale, finanziato dalla Comunità europea, partito nel 2017 (1) e mosso dai risultati di un lavoro di ricerca condotto nel 2014 (2). Lo studio multicentrico vede coinvolti nell’arruolamento dei pazienti, oltre all’Istituto Ortopedico Galeazzi, altri quattro ospedali europei: la University Hospital di Basilea, la Universitätsklinikum Freiburg di Friburgo, la University Hospital Sveti Duh di Zagabria e la Universität Würzburg di Würzburg.
L’intervento chirurgico
Primo beneficiario italiano di questa nuova tecnica è un giovane paziente affetto, da oltre tre anni, da lesione cartilaginea del ginocchio che gli provocava forti dolori e lo limitava a livello funzionale. Il paziente si è sottoposto a questa nuova procedura a dieci anni dal primo intervento con tecnica tradizionale, per il riacutizzarsi della sintomatologia dolorosa.
La procedura di rigenerazione cartilaginea consiste in due fasi: nella prima viene prelevato, in regime ambulatoriale, un piccolo frammento di cartilagine dal setto nasale, che viene inviato in uno speciale laboratorio in Germania dove le cellule cartilaginee vengono coltivate e successivamente applicate a una particolare membrana. Nella seconda fase la membrana, ricca delle cellule del paziente, viene ritagliata in modo da duplicare la forma e la dimensione della lesione cartilaginea del ginocchio e quindi trapiantata a rivestimento della lesione. Nei mesi successivi le cellule continueranno a duplicarsi e a produrre una nuova matrice cartilaginea, che andrà a riempire il difetto, ricostituendo di fatto un nuovo tessuto cartilagineo.
«È un intervento relativamente semplice dal punto di vista tecnico – ci ha spiegato il professor Peretti –. Quello che invece è straordinario è il percorso di ricerca che è stato effettuato negli anni per scoprire le qualità dei condrociti nasali e che ha permesso di convertire questa scoperta in un’applicazione clinica potenzialmente molto promettente. Le cellule derivanti dal setto nasale – continua Peretti – si sono dimostrate, in precedenti studi, più efficaci nel produrre un neotessuto cartilagineo delle cellule cartilaginee del ginocchio stesso, sia per quanto riguarda la composizione biochimica, sia le proprietà meccaniche, elemento fondamentale per la corretta funzione della cartilagine articolare».
Per raggiungere questo importante traguardo sono stati infatti necessari molti anni di ricerca di base e pre-clinica di medicina rigenerativa, che si sono svolte principalmente presso i laboratori dell’University Hospital di Basilea, guidati dell’italiano Ivan Martin e dagli svizzeri Marcus Mumme e Marcel Jakob, anche lui presente in sala operatoria come osservatore per il primo impianto in Italia.
«Le tecniche di riparazione della cartilagine articolare mediante approcci di medicina rigenerativa – sottolinea il professor Peretti – non garantiscono il successo della riparazione della lesione nel 100% dei casi. La speranza è che con questa tecnica la cartilagine venga ricostruita integralmente e che si possano ottenere i primi risultati tangibili già a distanza di sei mesi o un anno dall’intervento e soprattutto che la qualità del tessuto sia duratura anche nei pazienti con un’attività fisica intensa».
Prosegue quindi l’arruolamento per lo studio (cartilagineginocchio@libero.it), che è aperto a pazienti di ambo i sessi con età compresa tra i 18 e i 65 anni che non presentino già una grave degenerazione artrosica dell’articolazione e che siano affetti da uno o due lesioni della cartilagine del ginocchio, con una estensione totale non superiore agli 8 centimetri quadrati.
Andrea Peren
Giornalista Tabloid di Ortopedia
1. http://bit.ly/2Wj4O9V
2. http://bit.ly/2QFNqG4
This project has received funding from the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme under grant agreement No. 681103, BIO-CHIP