In sette punti i maggiori esperti internazionali hanno riassunto le evidenze scientifiche finora acquisite riguardo al calcio e alla sua efficacia, quando utilizzato come integratore, nel trattamento e prevenzione dell’osteoporosi. È stato il punto di arrivo di un lavoro di revisione svolto durante un consensus meeting a cui hanno partecipato la European Society for Clinical and Economic Aspects of Osteoporosis, la Osteoarthritis and Musculoskeletal Diseases (Esceo) e l’International Osteoporosis Foundation (Iof).
Come ha spiegato René Rizzoli, presidente del comitato consultivo scientifico di Esceo, «l’obiettivo era quello di valutare tutte la conoscenza scientifica accumulata fino ad oggi riguardo al ruolo della supplementazione con il calcio, specialmente in combinazione con la vitamina D, nel favorire un invecchiamento muscoloscheletrico sano e in particolare nel ridurre il rischio di fratture. Abbiamo anche ritenuto importante esaminare criticamente le evidenze degli eventuali effetti avversi, visto che su questo aspetto sono stati prodotti report controversi, che hanno prodotto confusione tra i professionisti sanitari, i pazienti e la popolazione generale».
Riportiamo qui, punto per punto, le conclusioni degli esperti.
1. La supplementazione con calcio e vitamina D porta a una modesta riduzione di fratture, ma non ci sono prove robuste dell’efficacia della supplementazione con il solo calcio.
2. Le evidenze a favore della supplementazione con calcio e vitamina D per la riduzione delle fratture sono più forti per gli individui a maggior rischio di insufficienza di queste sostanze; interventi sulla popolazione generale non hanno invece prodotto risultati convincenti.
3. Anche se il calcio è profondamente coinvolto nei processi fisiologici dei muscoli, le migliori evidenze scientifiche suggeriscono che un apporto ottimale di vitamina D possa ridurre il rischio di cadute più della supplementazione con il calcio.
4. L’assunzione di integratori di calcio si associa a effetti collaterali a livello gastrointestinale e a un piccolo aumento del rischio di calcoli renali.
5. L’affermazione che la supplementazione con calcio e vitamina D aumenti il rischio cardiovascolare non è supportata da evidenze; al contrario, diversi studi mostrano l’assenza di effetti cardiovascolari.
6. Per chiarire il punto precedente è necessario effettuare un ampio studio randomizzato controllato.
7. Sulla base delle evidenze attualmente disponibili, si raccomanda la supplementazione con calcio e vitamina D per le persone a rischio di insufficienza di queste sostanze e in coloro che ricevono trattamenti per l’osteoporosi.
Anche se le conclusioni della revisione possono apparire modeste, Cyrus Cooper, presidente del comitato consultivo scientifico di Iof, invita a considerare l’elevata percentuale di cadute nelle persone anziane e le pesanti conseguenze in termini di disabilità, mortalità e costi economici associati: in quest’ottica, anche piccoli miglioramenti percentuali si possono tradurre in benefici consistenti per la popolazione e per i sistemi sanitari.
Renato Torlaschi
Giornalista Tabloid di Ortopedia
Harvey NC et al. The role of calcium supplementation in healthy musculoskeletal ageing: An expert consensus meeting of the European Society for Clinical and Economic Aspects of Osteoporosis, Osteoarthritis and Musculoskeletal Diseases (ESCEO) and the International Foundation for Osteoporosis (IOF). Osteoporos Int. 2017 Feb;28(2):447-462.