
Annarita Piccinato
UOC Ortopedia e Traumatologia
Ospedale Santa Maria Goretti di Latina
La paziente, atleta olimpionica in ottimo stato di salute, di 22 anni, ha una storia di un paio di mesi di dolore all’inserzione della fascia plantare; tale dolore è invalidante e non le consente di gestire il gesto atletico della sua specifica disciplina, la scherma.
Per risolvere la sintomatologia, la paziente inizialmente cambia calzature ed esegue fisiochinesiterapia: manipolazioni della fascia e del tendine d’Achille, tecar terapia e laser terapia, sempre eseguite per il complesso achilleo e fascia plantare. A ridosso di una prestazione atletica ricorre a due infiltrazioni con corticosteroidi a distanza di dieci giorni una dall’altra, con miglioramento della sintomatologia. Tuttavia, durante un allenamento, avverte una sensazione di “strappo” e dolore acutissimo, riportando una rottura acuta all’inserzione della fascia plantare, prontamente diagnosticata con risonanza magnetica.
La paziente, tenuta a riposo per due settimane, necessitava di una ripresa funzionale rapida che le permettesse di tornare in gara per partecipare alle qualificazioni per le olimpiadi di Parigi 2024. Giunge dunque alla nostra osservazione con un quadro RM di lesione parziale con ispessimento dell’aponeurosi plantare anteriormente all’inserzione calcaneare con edema della fascia plantare e con edema dei tessuti molli circostanti, in assenza di alterazioni di segnale a carico degli elementi scheletrici distrettuali.
L’esame ecografico eseguito presso il nostro Istituto confermava la lesione parziale dell’aponeurosi plantare, oltre all’ispessimento edematoso della fascia, l’edema dei tessuti molli distrettuali nel cui contesto si apprezzano alcuni segnali vascolari alla valutazione Color-Doppler (fig. 1).
Terapia infiltrativa
Alla richiesta della paziente di effettuare una terapia per accelerare la guarigione è stato proposto l’impianto di cellule staminali mesenchimali prelevate da tessuto adiposo. La procedura è stata eseguita mediante introduzione dell’ultrafiltrato con cannula da filler dermico (tecnica PPI) (1) di circa 4 ml di prodotto finito (fig. 2). Il preparato è stato spalmato all’inserzione della fascia e lungo le sue fibre verso l’arco plantare, senza penetrare nelle fibre grazie alla punta smussa della cannula da filler che consente di scivolare su di esse.
La paziente ha potuto subito camminare senza limitazioni e senza immobilizzazione. Ha osservato astensione da attività fisica e allenamento in carico (mentre le è stato permesso nuoto e manipolazioni caute della fascia da parte del fisioterapista di riferimento). Dopo tre settimane dalla procedura, abbiamo osservato la riduzione del dolore che viene dalla paziente identificato come fastidio(VAS3); viene concesso a questo punto un incremento dell’attività propriocettiva e di ricondizionamento sia della fascia che del tendine d’Achille.
A 35 giorni dal trattamento la paziente ha eseguito un esame ecografico di controllo (fig. 3) che ha evidenziato la risoluzione della lesione parziale della aponeurosi plantare con recupero pressoché completo della struttura fibrillare; appare altresì ridotto l’aspetto tumefatto della fascia plantare; risultano non apprezzabili i fenomeni reattivi associati con la regolare rappresentazione del tessuto lasso circostante, senza apprezzabilità di segnali vascolari contestuali. In questa fase la sintomatologia algica appare annullata e permane solo un lievissimo fastidio al carico (VAS 1-2).
Confortati dalle immagini ecografiche e dalla risoluzione della sintomatologia vengono concessi alla paziente esercizi con carico crescente progressivo, riatletizzazione e recupero del gesto atletico. A distanza di 55 giorni dall’impianto l’atleta è in grado di sostenere la sua prima gara.
Bibliografia:
1. Piccinato A, Battista M. Piccinato’s Peritendinous Injection (PPI): infiltrazione peritendinosa non invasiva con cannula per patologia dei tendini sottocutanei. Studio pilota a confronto con tecnica classica con ago.Nuova procedura senza dolore. Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia 2023;49:3-9.
2. Piccinato A, Barberi A. Traumatic subcutaneous rupture of the plantar fascia after steroid injections in 22-year-old olympic athlete. Implantation of mesenchymal cells taken from adipose tissue over the fascia at rupture insertion (adipose tissue-derived mesenchymal stem cells admscs). International Journal of Medical Science and Clinical Invention. 10, 05 (May 2023), 6764–6769.