L’Asst Gaetano Pini-Cto si è dotata di innovative tomografie computerizzate in grado di processare le immagini utilizzando l’algoritmo Smart Mar (Smart Metal Artifact Reduction), che permette di ottenere immagini chiare e tridimensionali anche per i pazienti con protesi o altri mezzi di sintesi. Come noto, gli artefatti metallici creano interferenze e, utilizzando le macchine tradizionali, si corre il rischio di non identificare le fratture o altri processi patologici perimetallici, come la mobilizzazione dell’impianto conseguente al progressivo distacco dall’osso o all’individuazione di patologie in organi o tessuti molli adiacenti al metallo stesso. Lo spiegano le dottoresse Giovanna Marra e Lucia Tongiani, tecnici radiologi del Gaetano Pini, che hanno recentemente pubblicato uno studio sull’argomento sul Journal of advanced health care [1].
«Lo studio – specifica la dottoressa Marra – si focalizza sulla valutazione dell’efficacia dell’algoritmo Smart Mar nella riduzione degli artefatti metallici nell’imaging tomografico delle protesi, combinato con ricostruzione VR-3D. L’obiettivo di questo approccio è generare immagini corrette da artefatti metallici e, allo stesso tempo, conservare la risoluzione spaziale e l’integrità dei dati vicino al metallo. L’analisi dei risultati ottenuti su una casistica di 100 pazienti del Pini dimostra che la ricostruzione 3D sull’algoritmo Mar permette di valutare al meglio la struttura d’interesse, più facilmente assimilabile all’anatomia reale del paziente».
«Smart MAR è un algoritmo sviluppato per la rivelazione dei dettagli anatomici oscurati dagli artefatti metallici che utilizza un metodo chiamato “projection inpainting”, il cui principio è quello di rimpiazzare le proiezioni corrotte con dati di proiezione sintetizzati» conclude la dottoressa Tongiani.
Altro parametro che influenza la qualità dell’immagine è il kernel di ricostruzione, ovvero il filtro che viene utilizzato e che varia a seconda della parte del corpo che si vuole indagare, per esempio se si vuole analizzare un osso o le parti molli. Per ogni kernel si ha un compromesso tra la risoluzione spaziale e il rumore; per questo deve essere scelto a seconda dell’applicazione clinica.
A seguito della pubblicazione dello studio è stato redatto e adottato all’Asst Gaetano Pini-Cto un protocollo per il corretto utilizzo dell’algoritmo che punta a migliorare il passaggio di informazioni tra radiologo e chirurgo.
1. Marra G, Tongiani L. Ricostruzione 3D con algoritmo Smart Mar con sottrazione di artefatti metallici. Journal of advanced health care, 2022.