I farmaci antidolorifici oppioidi non sono più efficaci di un placebo nell’alleviare il dolore acuto alla schiena e al collo, secondo il primo studio al mondo sul tema, condotto all’Università di Sydney e pubblicato su Lancet. Gli autori ritengono che le linee guida sul trattamento dovrebbero essere aggiornate per sconsigliare l’uso di oppioidi per questo scopo.
Lo studio ha reclutato quasi 350 partecipanti da 157 siti di cure primarie e di pronto soccorso. I partecipanti soffrivano di dolore acuto alla schiena o al collo, di insorgenza improvvisa e generalmente a breve termine; sono stati randomizzati in due gruppi per ricevere un oppioide comunemente prescritto (una combinazione di ossicodone e naxolone) oppure un placebo per una durata di sei settimane. Tutti i partecipanti hanno ricevuto anche le cure standard, compresi i consigli per evitare il riposo a letto e rimanere attivi. Il follow-up è poi proseguito per un intero anno.
I risultati parlano chiaro: i pazienti che hanno ricevuto oppioidi non hanno avuto un migliore sollievo dal dolore rispetto a quelli trattati con placebo; la qualità della vita e il dolore a lungo termine sono stati migliori nel gruppo placebo; infine l’assunzione di ossicodone e naxolone si è associato a un rischio, piccolo ma significativo, di abuso di oppioidi.
Secondo le attuali linee guida per il dolore alla schiena e al collo, gli oppioidi dovrebbero essere presi in considerazione solo come ultima risorsa, qualora tutte le altre opzioni farmacologiche avessero fallito, ma i ricercatori australiani ritengono che non dovrebbero essere prescritti in nessun caso. Chris Maher, uno degli autori dello studio, ricorda che negli ultimi anni c’è stato uno spostamento dell’attenzione dagli oppioidi ad altri tipi di trattamenti per la lombalgia, con particolare attenzione a semplici analgesici, come alcuni farmaci antinfiammatori non steroidei, associati a terapie fisiche e psicologiche.
Giampiero Pilat
Giornalista Tabloid di Ortopedia