La chirurgia mininvasiva percutanea per trattare l’alluce valgo può peggiorare il piede piatto? La risposta è no, secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Hospital for Special Surgery (Hss) di New York e presentato al meeting annuale della American Academy of Orthopaedic Surgeons (Aaos). La ricerca non solo sfata questo falso mito, ma riporta persino miglioramenti di questa condizione dopo l’intervento.
Ci sono numerose varietà di deformità dolorose alla base dell’alluce. Nel tipo più comune di alluce valgo, l’alluce si gira verso l’interno dalla sua posizione normale, piegandosi verso il secondo dito. Si presenta spesso con deformità strutturali secondarie, e tra queste, appunto, il piede piatto, che può essere sintomatico o asintomatico. A causa del dolore (sull’alluce o sotto la pianta del piede) o della difficoltà a indossare normalmente le calzature, si rende spesso necessario il trattamento chirurgico, che nel corso degli anni si è evoluto dalle tecniche tradizionali a cielo aperto verso le tecniche percutanee, che comportano piccole incisioni e un dolore minimo o nullo dopo l’intervento, con la possibilità di caricare immediatamente il piede e camminare in modo normale.
«Per il modo in cui la correzione dell’alluce valgo viene eseguita con la tecnica Mica (Minimally Invasive Chevron Akin), si può pensare che non possa essere d’aiuto a stabilizzare il piede nello stesso modo in cui lo fanno le procedure più estese e aperte eseguite a livello del mesopiede – ha spiegato Anne Holland Johnson, chirurgo del piede e della caviglia presso l’Hss e autrice senior dello studio –. In caso di piede piatto si pensa che la riparazione dell’alluce valgo con tecnica minimamente invasiva possa peggiorarlo perché si tagliano le ossa più vicino alla punta. Quello che abbiamo scoperto è che si verifica esattamente l’opposto».
I ricercatori statunitensi hanno condotto uno studio retrospettivo su 82 pazienti adulti con alluce valgo e operati con tecnica mininvasiva percutanea dal 2016 al 2021. Dalle radiografie preoperatorie, ne hanno identificato 35 che avevano il piede piatto, senza che peraltro avessero riportato sintomi in tal senso e hanno così differenziato i pazienti in due gruppi, con o senza piede piatto asintomatico.
«Abbiamo sottoposto ai partecipanti una serie di questionari – ha affermato il primo autore, Rami Mizher – che ci hanno permesso di raccogliere informazioni sulla funzionalità, il dolore e la salute generale e di scoprire che la procedura ha portato a miglioramenti simili nei due gruppi in tutti gli ambiti considerati».
I ricercatori hanno anche esaminato le radiografie pre e post-operatorie per valutare clinicamente l’efficacia dell’intervento di correzione dell’alluce valgo ed eventuali variazioni nelle misurazioni relative al piede piatto. In entrambi i gruppi c’è stata una correzione simile della deformità dell’alluce valgo. Inoltre gli autori hanno notato un miglioramento nell’angolo di copertura talonavicolare nei pazienti appartenenti al gruppo con il piede piatto.
«La nostra ricerca mostra che si può riparare l’alluce valgo con questa procedura relativamente più semplice, senza peggiorare il piede piatto» ha concluso Anne Holland Johnson, riportando inoltre come non si sia riscontrata alcuna differenza nelle complicanze tra i due gruppi di studio.
Giampiero Pilat
Giornalista Tabloid di Ortopedia
Rami Mizher, Lavan Rajan, Jaeyoung Kim, Syian Srikumar, Elizabeth Cody, Anne Holland Johnson, Scott Ellis. Misb does not affect flatfoot. Aaos 2023.