Prevenire o ritardare l’artrosi? In alcuni casi è possibile: in uno studio pubblicato su Arthritis & Rheumatology, una diminuzione dell’indice di massa corporea è stata associata sia a una ridotta incidenza dei difetti strutturali dell’artrosi del ginocchio, sia a una minore probabilità di una progressione o peggioramento di tali difetti.
Da tre precedenti studi di coorte, un gruppo di ricercatori australiani ha ricavato due gruppi: uno comprendente 5.774 persone che non presentavano difetti strutturali alle ginocchia e l’altro composto da 3.988 soggetti che già avevano artrosi. Tutti i partecipanti sono stati seguiti per un periodo dai quattro ai cinque anni.
Alla fine del follow-up gli autori hanno verificato che una diminuzione di una unità dell’indice di massa corporea ha comportato una riduzione media del 4,76% delle probabilità di incidenza e progressione di artrosi del ginocchio; tuttavia una diminuzione di cinque unità – valore che corrisponde, per esempio, al passaggio da sovrappeso a normopeso – ha ridotto le probabilità di incidenza e progressione del 21,65%.
«I nostri risultati – ha commentato l’autore principale Zubeyir Salis, studente di dottorato presso l’Università del New South Wales di Sidney – potrebbero dare alle persone con artrosi di ginocchio e a quelle a rischio il potere di agire a livello preventivo. L’opinione attualmente prevalente è che l’artrosi faccia parte dell’invecchiamento e che non abbiamo alcun controllo su di esso, ma le nostre analisi suggeriscono che alcune persone potrebbero prevenire, rallentare o ritardare l’artrosi di ginocchio grazie a una riduzione del peso corporeo».
Giampiero Pilat
Giornalista Tabloid di Ortopedia