Tra gli innesti utilizzati negli interventi chirurgici per riparare il legamento crociato anteriore del ginocchio, quelli prelevati dai quadricipiti sono superiori rispetto a quelli provenienti dai tendini del ginocchio: lo suggerisce una ricerca presentata in luglio a Nashville, in Texas, nel corso del congresso annuale congiunto della American Orthopaedic Society for Sports Medicine e della Arthroscopy Association of North America.
Nei giovani sportivi (under 18) sottoposti all’intervento chirurgico di ricostruzione artroscopica del legamento crociato anteriore, tradizionalmente l’innesto viene prelevato dal tendine del ginocchio dello stesso paziente, ma alcuni dati recenti mostrano che potrebbe essere opportuno un cambio di strategia. I ricercatori dell’Hospital for Special Surgery di New York hanno valutato l’efficacia degli innesti confrontando l’intensità del segnale nelle immagini ottenute con la risonanza magnetica nei pazienti in cui l’autotrapianto è stato effettuato a partire dal tendine del bicipite femorale oppure dal quadricipite.
Autori della ricerca sono stati i chirurghi Daniel Green e Frank Cordasco, che hanno analizzato le imamgini di 70 pazienti operati tra il 2011 e il 2018 al legamento crociato lesionato in conseguenza di un infortunio, 37 dei quali con prelievo di innesto dal bicipite femorale e gli altri 33 dal quadricipite. Per il resto, gli interventi chirurgici sono stati dello stesso tipo e i due gruppi erano omogenei dal punto di vista del sesso e dell’età media dei pazienti.
Il rapporto di intensità del segnale è stato misurato sulle immagini di risonanza magnetica sul piano sagittale facendo le medie dei segnali in tre regioni di interesse lungo l’innesto del legamento crociato anteriore e dividendole per i segnali dell’impronta tibiale del legamento crociato posteriore.
Green e Cordasco non hanno riscontrato differenze significative nelle immagini prese sei mesi dopo l’intervento ma, al controllo effettuato dopo un anno, il rapporto tra i segnali è stato favorevole al “gruppo quadricipite”, nel senso che si è osservata una maggiore diminuzione del segnale. Secondo David Green questo sarebbe dovuto a una più rapida maturazione degli innesti e una migliore integrità strutturale dell’innesto da quadricipite.
Giampiero Pilat
Giornalista Tabloid di Ortopedia