Aumentare l’assunzione di proteine e bere regolarmente tè o caffè può costituire una strategia efficace di prevenzione per le donne che vogliano ridurre i rischi di frattura dell’anca. In una ricerca condotta su oltre 25mila donne di mezza età, un gruppo di esperti di alimentazione dell’Università di Leeds, nel Regno Unito, ha scoperto infatti che un aumento fino a 25 g al giorno di proteine si è associato, in media, a una riduzione del 14% del rischio di frattura dell’anca. Più sorprendente l’altro risultato ottenuto: ogni tazza di tè o di caffè in più bevuta al giorno si è correlata a una riduzione del rischio del 4%.
Come si può leggere nel loro articolo pubblicato su Clinical Nutrition, i ricercatori inglesi hanno notato che i benefici protettivi sono risultati maggiori per le donne sottopeso, in cui con un aumento giornaliero di 25 g di apporto proteico ha ridotto il rischio del 45%.
James Webster, il ricercatore di dottorato presso la School of Food Science and Nutrition di Leeds che ha guidato lo studio, ha ricordato che «in tutto il mondo sono enormi i costi individuali e sociali dovuti alle fratture dell’anca, che possono preludere a malattie croniche, perdita di indipendenza e morte prematura. La dieta è un fattore che le persone possono modificare per proteggersi, mantenendo ossa e muscoli in condizioni di salute. Questo studio è uno dei primi a indagare le relazioni tra l’assunzione di cibo e nutrienti e il rischio di frattura dell’anca, con dati accuratamente identificati attraverso i registri ospedalieri».
Molte linee guida raccomandano l’assunzione di 0,8 g di proteine per chilogrammo di peso corporeo al giorno, ma alcuni nutrizionisti ritengono che si tratti di un valore troppo basso e questo studio sembra confermarlo. Tuttavia, anche un’assunzione eccessiva di proteine (oltre i due o tre grammi al giorno per chilogrammo di peso corporeo) può avere effetti negativi sulla salute.
La professoressa Janet Cade, che dirige il gruppo di epidemiologia nutrizionale a Leeds e ha supervisionato la ricerca, ha specificato che «nel Regno Unito la maggior parte delle persone mangia una quantità adeguata di proteine, ma alcuni gruppi, come vegetariani o vegani, dovrebbero verificare che il loro apporto proteico sia sufficientemente elevato».
In particolare, le donne sottopeso hanno spesso una massa muscolare insufficiente e hanno maggiori probabilità di avere una ridotta densità minerale ossea: un’alimentazione più proteica potrebbe essere un’efficace misura preventiva per la riduzione del rischio di fratture. Quanto a tè e caffè, è possibile che le loro proprietà benefiche derivino in gran parte dalla loro ricchezza in polifenoli e fitoestrogeni, composti biologicamente attivi che possono aiutare a mantenere la salute delle ossa.
Giampiero Pilat
Giornalista Tablodi di Ortopedia